Finalmente Samuele, un collega che non ho il piacere di conoscere, ha svelato l’arcano pubblicamente su facebook.
Il marcio e sporco intento della nostra attività didattica viene finalmente a galla.
Ecco la sconvolgente realtà:
“Il vostro intento è palesemente quello di mettere in difficoltà i molti liberi professionisti per spartirvi, in pochi, il loro borsino clienti. Sapete benissimo che più di tante realtà come le vostre non si potrebbero avere e continuate a spingere i professionisti a fare il passo più lungo della gamba sapendo che almeno 2 su 3 si ritroverebbero gambe all’aria lasciando libere praterie di mercato.”
Il nostro vero intento, secondo Samuele, è quello di dare indicazioni errate e pericolose ai colleghi in modo che questi, assumendosi rischi troppo elevati falliscano e lascino senza dentista schiere (“praterie” dice lui) di pazienti che si riverserebbero, senza dubbio, nella nostra clinica situata a Cuneo che, per chi non lo sapesse, è circondata da un raggio di circa 100km di nulla cosmico con le Alpi che la proteggono su tre lati.
Forse un discorso sulle scie chimiche sarebbe più verosimile. Ma lascia che ti spieghi perché, in realtà, non c’è nessuna truffa sotto la nostra attività di formazione e perché Samuele questa volta è scivolato così lungo.
Il nostro cervello ha due sistemi per prendere decisioni.
Il sistema uno è il più arcaico e anche il più utile nella quotidianità. E’ quello veloce che nella maggior parte delle situazioni ti salva il culo perché ti fa stare al riparo dai grossi pericoli. Ma è un sistema che si è evoluto centinaia di migliaia di anni fa per permetterci di sopravvivere all’ambiente preistorico, raggruppati in piccole tribù di circa 100 individui.
Questo sistema valutativo arcaico, che utilizziamo ancora per la maggior parte delle scelte, semplifica drammaticamente la realtà per permetterci di reagire velocemente. Purtroppo però, in una situazione complessa come quella odierna, che si è modificata molto velocemente e non ha dato tempo ai nostri geni e al nostro cervello di adattarsi, si porta dietro una grande quantità di quelli che vengono chiamati BIAS COGNITIVI.
I bias cognitivi sono errori procedurali che il nostro cervello fa a fin di bene (per decidere velocemente e non farci mangiare da una tigre dai denti a sciabola) ma che ci portano oggi, nel mondo moderno, a fare una marea di errori valutativi nelle nostre scelte legate ai problemi complessi. Primi fra tutti quelli relativi alla nostra professione e al business.
Nelle decisioni complesse interviene infatti il ragionamento: il sistema due. Questo però, se non siamo abbastanza istruiti circa i bias cognitivi e circa i metodi per evitarli, viene da questi ultimi pesantemente corrotto e ci porta a compiere gravissimi errori di decisione.
Il Bias della scelta è uno di questi e ci porta a giustificare in ogni modo possibile le nostre scelte passate ed il nostro modo di essere o di fare.
Prendi ad esempio il mio socio Stefano, da ex utilizzatore Windows è passato ad Apple per fare il fighetto e copiare il suo amico Alberto. Si è accorto di tutti i limiti operativi che questo comportava e io personalmente lo sento spesso imprecare per la non funzionalità dei sistemi Apple eppure… se gli dici “vedi?” lui comincia con la pantomima che in realtà Apple è molto meglio e alla fine la sua scelta è stata la migliore.
Temo che la scelta di vivere la difficile, stressante e anacronistica realtà dello studiolo monoprofessionale sia quella che il cervello del nostro detrattore vuole difendere a tutti i costi.
A questo bias se ne sommano altri, suoi stretti parenti come il bias di conferma (confirmation bias). Questo lo puoi riconoscere tutte le volte che fai una ricerca sul web per validare qualche tua opinione, la lampadina si accende solo quando incontri notizie a favore della tua teoria mentre il tuo cervello (farà finta di) non vede(re) tutte le notizie o i dati a sfavore. In questo modo il web, come le chiacchierate con gli amici e i congressi diventano magicamente dei grandi (e falsi) contenitori di conferme delle tue imperfette teorie.
Ma come possiamo combattere questa tendenza del nostro cervello alla puttanata sistematica.
Qualche anno fa stavo abbandonando la GBR. Non avevo esposizioni delle membrane, perché un po’ con i tessuti molli ci so fare, ma avevo un numero rilevante di infezioni postoperatorie che, se usi membrane in PTFE, sono un disastro e vogliono dire FALLIMENTO.
Avevo provato ad implementare i protocolli di sterilità ma nulla. Inoltre il mio cervello, vittima del confirmation bias, mi faceva risuonare in testa voci secondo cui i colleghi esperti in GBR, in privato, confidavano di avere anche loro il 30% dei fallimenti. “Bastardi” pensavo “insegnano una cosa che non funziona e non lo dicono. Se a me va male nonostante tutti i miei sforzi vuol dire certamente che la tecnica non funziona e che qualcuno nasconde i risultati negativi!”
Non ci trovi qualche somiglianza col pensiero di Samuele?
A questo punto era in agguato il terzo stronzo: il bias di omissione.
Il bias di omissione fa in modo che tu non prenda decisioni di cui potresti pentirti. “Visto che magari va male, non faccio un cazzo (così se va male, non è colpa mia)!”.
Questo è uno dei principali bias che guidano, ad esempio, i genitori che non vaccinano i figli.
Tornando a me, potevo piantarla lì con la GBR perché tanto di sicuro non funzionava visti tutti i miei fallimenti oppure, conoscendo il malvagio bias di omissione, combatterlo e andare umilmente ad osservare le procedure di chi mostrava risultati superiori ai miei.
Presi l’aereo e volai a Budapest.
Seguii Istvan Urban per 3 giorni. Non ho fatto domande, non ho rotto il cazzo. Mi sono seduto in ultima fila e ho osservato. Urban per tre giorni ha detto solo cose che sapevo già… tranne un piccolo particolare. Una cosa che non ha spiegato, che sono certo nessun altro abbia colto ma che io ho notato subito nei video chirurgici perché era l’unica che differiva da ciò che facevo in ogni intervento.
Di nuovo UMILMENTE, sono tornato a Cuneo e ho immediatamente cambiato le mie procedure.
BAM! Da allora praticamente annullate le infezioni. E non solo nelle GBR ma anche nelle ricostruzioni con i blocchi.
Morale della favoletta:
Accetta ora, in questo momento, che tutto quello che fai, che credi e che ti hanno raccontato, con grande probabilità è una cazzata. Accetta di essere in errore.
Metti in discussione ciò che pensi e ciò che fai e prendi spunto, non dai chiacchieroni, non dai politici, NON DAI SINDACALISTI, ma da chi le cazzate le ha fatte prima di te e, limitatamente a quel ridottissimo aspetto della vita, ha capito un milligrammo di cose in più di te.
Rubagli quelle informazioni, stando zitto, non rompendogli il cazzo e parti a sfidarlo dal suo stesso livello nell’unico gioco divertente della vita:
metterlo sul tavolo e vedere chi ce l’ha più lungo.
P.S. Samuele, mandami il tuo indirizzo su Messenger, sarò felice di omaggiarti una copia del nostro libro. A quel punto potrai leggere la nostra storia e, forse, farti un’opinione diversa delle nostre intenzioni.
Qual è il particolare che hai notato da urban?? Non puoi non dirlo ora! XD
Infatti ora non puoi non svelarci il segreto! ?
L’ha svelato! Stiamo cercando di far fare il passo più lungo della gamba ai colleghi per ferlo fallire e liberare praterie di mercato!?☝️
cosa hai notato nei video chirurgici di urban?
Ciao federicostefanosalzanotirone , allora la prossima volta vi cazzio sul web anche io e non pago il libro, che ho acquistato e pagato tra i primi. I soliti furbi. Siete grandi nonostante l’età ??
Più che altro spero arrivi a tutti! Se no ci danno dei truffatori davvero!?Qualche persona si è lamentata che dopo una settimana non è ancora arrivato…??♂️??♂️??♂️ Fidatevi che arriva…piccoli problemi da boom iniziale di vendite…
Anche io sono stato da urban, lui in particolare seleziona la bocca prima della gbr, ovvero azzera focolai batterici, poi igiene una settimana prima è il giorno del intervento, dopo di che raschietto pulisci lingua prima dell intevento..altro non saprei..
Tentativi ne ho fatti ma sono scampato a due bias cognitivi , in uno il collega ha dovuto vendere la casa , in un secondo lite fra colleghi dopo meno di un anno ; un terzo, forse anch’esso cognitivo , sono -600mila circa e non riescono ad uscirne .
Non saprei quale sia il mio bias , al momento non ho debiti e non ho ossa rotte .
Incontrare persone giuste non è semplice .
Circa il blog , se volete risposte fate il corso ..dopotutto anche chi sa ha sbagliato , cercato, e…pagato .
La finezza è anche quella di indurre curiosità . Tra le categorie c’è un video che spiega .
Urban fa anestesia velocissima ….boh sarà quello???