Quando Google ti segna KO e la tua web agency non se ne accorge nemmeno

Devo ammettere che da qualche settimana il numero di visite nella nostra clinica di Cuneo è diminuito in maniera sensibile

 

 

non sono uno che accetta volentieri di osservare passivamente le fluttuazioni del mercato per cui il mio cervello ha iniziato a frullare.

 

Tra un messaggio a Salzano, che però si preoccupa solo se la borsa sale perché continua inspiegabilmente a shortare  un mercato che non ha intenzione di scendere, e un’occhiata alla pagina facebook per verificare commenti e performance dei post, finisco quasi casualmente sulla nostra pagina Google business e scopro che c’è un indicatore delle interazioni.

 

Non me ne ero mai occupato in tutta franchezza, noi umani abbiamo il problema che se le cose vanno ABBASTANZA BENE non ci preoccupiamo di ottimizzare. Ci svegliamo solo quando le cose non vanno bene e invece che prevenire, dobbiamo combattere per contrastare un trend negativo.

 

Scopro comunque che cliccando sull’indicatore delle interazioni si accede ad una sezione di statistiche che ti indica la performance rispetto all’anno prima.

 

Indovina un po’….

 

Aprile e maggio hanno registrato un -17% di interazioni rispetto all’anno precedente.

 

Allarmato corro su Analytics e cosa trovo?

 

BAM: -40% di accessi al sito in 4 mesi.
Una tragedia, se pensi che una parte importante dei nostri nuovi pazienti arriva proprio da lì.

 

Nonostante fosse venerdì sera (notte in effetti), questo è il vero problema dell’imprenditore, scrivo una serie di mail e messaggi whatsapp alle persone chiave della nostra web agency, che a parole si definisce “partner strategico” (🤡), per chiedere spiegazioni.

 

Risposta?
«Eh sì… in effetti, c’è stato un calo… ma capita… Google cambia gli algoritmi…»

 

Peccato che nessuno mi avesse detto niente (porca miseria!).
Nessuno mi aveva avvisato.
Nessuno aveva fatto una minima analisi o proposto una contromossa.

 

Sai perché?
Perché la realtà è che A NESSUNO FREGA UNA SEGA DEI TUOI INTERESSI SE NON A TE STESSO.
Nemmeno la web agency a cui paghi un fisso mensile.

 

 

Cosa sta succedendo a Google (e perché pure il tuo sito rischia di sparire)

 

Negli ultimi mesi Google ha fatto entrare l’intelligenza artificiale in modo pesante dentro i risultati di ricerca.

 

In pratica:

 

– Prima una persona scriveva “costo impianto dentale a Cuneo” → trovava il nostro sito, cliccava, leggeva, ci contattava.

 

– Adesso Google mostra direttamente una risposta generata dall’AI, senza far vedere la lista dei siti.

 

– Risultato: meno click per tutti. Tranne che per Google, che vende più pubblicità a chi vuole recuperare visibilità.

 

Questa roba non è fantascienza.

Si chiama Search Generative Experience (SGE) ed è già attiva in molti paesi.

Tra un po’ sarà la norma: meno spazio organico, più AI, più ADS. Tutto il lavoro che abbiamo fatto per anni creando contenuti interessanti per il nostro sito buttato nel cesso

 

Non solo: Google sta premiando i siti con contenuti nuovi, originali e aggiornati di continuo, ma filtrati con criteri più rigidi.

Il vecchio blog scritto a caso o pieno di articoli duplicati? 🪦

Addio.

 

E sai la cosa più paradossale?

Molti stanno usando l’AI **esattamente come un boomer medio**: invece di farla lavorare per produrre contenuti, la usano per fare le stesse ricerche che prima facevano su Google.

Cioè stanno alimentando la bestia che gli toglie visitatori, senza usare l’AI per fare cose utili come aggiornare e potenziare il proprio sito.

 

Due schiaffi: uno dal calo di traffico, uno dall’uso scemo dell’AI. Alcuni colleghi per fare questo si vantano pure di avere la versione top a 200 euro al mese.😅

 

Ecco che quindi tutto diventa spersonalizzato, chi ha scritto cosa non conta nulla, conta solo il riassuntino di merda che fa l’ai sull’argomento di interesse.

 

 Non ci credi? Ti faccio un altro esempio.

 

 

Ieri sera ho fatto due chiacchiere con un amico, uno che vende macchine da cucire (non sto scherzando).

 

 

Mi dice: «Sai, ho perso un 30% di fatturato quest’anno… ma boh, sarà la crisi, la gente non ha soldi»

 

Io: «Ok, ma hai controllato le visite del tuo sito?»

 

Silenzio.

 

Lui pensava fosse solo colpa dei clienti in bolletta.

 

 

In realtà pure il suo sito è crollato nel dimenticatoio.

 

 

Ma lui non lo sapeva.

 

 

E così tanti imprenditori vedono i numeri scendere… e continuano a dare la colpa “alla crisi”, senza capire che le regole del gioco sono cambiate, non in 10 anno ma in 3 mesi del cazzo.

 

 

Ok, e quindi? Che facciamo?

 

 

Te lo dico senza giri di parole:

👉 Smetti di pensare che basti “avere un sito” o “fare due post su Facebook”.

👉 Controlla i numeri, ogni mese.

👉 Se vedi un calo, non aspettare: intervieni subito.

 

Lo so che stai dicendo “beh chissenefrega, la gente non guarda più il sito per cui non lo curo più”…. E secondo te cosa guarda l’AI per consigliare il dentista all’utente nella tua zona? Hai provato a interrogare Gemini, l’AI di Meta o ChatGPT su qual è il migliore dentista della tua zona?? Perché è esattamente quello che sta facendo il paziente con il circolare che ciondola su monconi marci.

 

Come intervenire quindi?…..

 

Ti piacerebbe eh….

 

Giuro che nella versione originale del mio articolo seguivano 7 strategie di intervento con dettagli sugosi. E io, coglione, ne ero molto fiero… fino a quando l’ho mandato da leggere a Stefano.

 

 

“Ma che cazzo fai?”, mi ha scritto su Whatsapp.

 

 

“Non ti basta fargli notare una cosa che non hanno notato e hai visto solo tu? Vuoi regalargli pure le strategie di intervento?!”

 

 

Eh, alla fine ci ho pensato e ho deciso di cancellare tutto. Se vuoi sapere come stiamo reagendo c’è una sola possibilità: iscriverti a DA ZERO ALL’IMPERO 2025. Sarà l’ultima edizione!

 

 

Ricordati comunque che è una guerra del cazzo e se prima, quando abbiamo iniziato a insegnare nel 2018, si svolgeva piano piano nelle trincee oggi si fa con milioni di droni e bombe nucleari che vanno a 1000 all’ora! Non farti trovare impreparato iscriviti subito all’ultima edizione di DA ZERO ALL’IMPERO. Quella che segna la svolta epocale della nostra professione.

 

Ti faremo vedere quello che abbiamo fatto noi, come abbiamo arginato il crollo e come puoi farlo anche tu.

 

Perché una cosa è certa:

nessuno salverà il tuo studio al posto tuo.

 

E noi, nel nostro piccolo, vogliamo che tu non ti faccia mettere KO da Google, dall’intelligenza artificiale e dai pochi che la sanno utilizzare in maniera intelligente.

 

👉 Prenota il tuo posto subito, perché non abbiamo intenzione di fare finta che “tanto va tutto bene”.

 

A settembre ci vediamo dal vivo.

 

E niente scuse perché o vieni questa volta, o te la sei giocata per sempre.

 

 

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