LA CRISI POST COVID COLPISCE I DENTISTI ITALIANI, MA NON TUTTI. IL SEGRETO DEGLI IMMUNI ALLA CRISI.

Un recente interessante sondaggio sul gruppo “Odontoiatria Extraclinica” ha messo in luce come si sta evolvendo l’economia della nostra professione nel periodo post covid.

 

Dopo due mesi in cui ci siamo occupati solo delle urgenze che, ovviamente, non portano molto denaro nelle casse dello studio, il 4 maggio siamo stati esplicitamente autorizzati a ripartire con le terapie ordinarie dal presidente dell’ordine.

Tolti un venerdì, un sabato e una domenica quindi, maggio si è configurato come un mese quasi normale in termini di numero di giorni. Quattro settimane intere di lavoro.

Sgonfiatosi il problema covid nelle ultime settimane di aprile e nelle prime di maggio, i giornalisti avevano bisogno di un nuovo argomento per terrorizzare la gente e spingerla a cliccare sui loro articoli. Quale spauracchio migliore della CRISI?

Beh ovvio no? Siamo stati chiusi due mesi, la cosa più “intelligente” da fare sembra quella di preconizzare una crisi economica violenta che farà danni enormi.

 

E guardando i dati sembra che abbiano avuto ragione in pieno. Al sondaggio, di cui ti parlavo, fino ad ora hanno risposto 370 colleghi distribuiti su tutto il territorio nazionale e, se hai studiato un po’ di statistica, sai che è un campione assolutamente significativo.

Il 72% dei colleghi dichiara un calo del fatturato nel mese di maggio rispetto allo stesso mese del 2019.

Il 62% del totale, inoltre, dichiara un calo superiore al 20%. Un calo particolarmente significativo e difficilmente imputabile alla casualità.

Gli altri si dividono tra un 16% che non ha riscontrato modifiche rispetto al 2019 e un 12% che invece ha riscontrato addirittura un incremento nel fatturato. 🤔

Se rientri nel 72% troverai in questo articolo il punto dal quale partire e in quelli che pubblicherò nei prossimi giorni i segreti fondamentali che ti consentiranno di fottere questa crisi in partenza.

Lasciami fare una digressione.

Buona parte degli uomini e delle donne adulte, anche persone che si allenano con una certa regolarità, non sono in grado di fare le trazioni alla sbarra.

Trazioni-Alla-Sbarra-51245

Io sei anni fa ero proprio in quella situazione. Anche se sei una sega galattica, una flessione  e uno squat li riesci a fare. Ma un trazione alla sbarra è per i più una missione impossibile. Su internet troverai decine di articoli che spiegano come arrivare all’incredibile risultato proprio perché per molte persone che iniziano ad allenarsi quello rappresenta uno scoglio insuperabile.

A casa dei miei genitori c’è una scala a chiocciola che porta in mansarda e ricordo perfettamente che da giovane adulto, quando ancora vivevo con loro, mi ci sono appeso più volte tentando l’impossibile. Sempre senza successo.

Sei anni fa un po’ per gioco e un po’ per la crisi dei quarant’anni arrivata in anticipo, decisi di cominciare a fare un po’ di sport. Fino ad allora avevo solamente studiato e lavorato e la mia vita era ciò che di più lontano puoi immaginare dallo sport. Facevo gran vanto della mia pancia che mi faceva sembrare, assieme alla barba, più vecchio della mia età agli occhi dei pazienti, aumentando la mia credibilità di giovane chirurgo orale.

Quando però la credibilità cominciò ad essermi attribuita per fama e non per l’età apparente e quando una corretta gestione dello studio cominciò a lasciarmi tempo di vita da dedicare ad altro, presi quella decisione. Lo sport prescelto fu il pugilato 😱

“Da zero a pugni sul naso”.

 

Niente male. Visto però che mi piacciono le sfide e i 40 anni si avvicinavano, dopo due anni di pratica super soft decisi che volevo fare il mio primo (e unico) vero incontro agonistico.

A quel punto la preparazione doveva cambiare e, tra l’altro, un pugile agonista che non riesca a fare le trazioni sulla sbarra non esiste. Mi ricordo le prime prove con il personal trainer che mi spingeva da sotto incitandomi con tutto il fiato che aveva.

Indovina un po’… dopo un bel po’ di sudore e fallimenti sono arrivato a sollevarmi da solo partendo con le braccia belle belle tese. Non male per un ex COUCH POTATO iperteso e sovrappeso.

94477597_1941723545963334_940629852510224384_n

La sfida successiva è stata quella del BAR MUSCLE-UP.

tenor

Questo esercizio è parecchio difficile e anche tra gli assidui frequentatori di palestre sono relativamente pochi quelli che ci riescono.

Io ci sono riuscito l’anno scorso.  Questa è stata la mia inelegantissima prima volta

cross_1

Ok non te ne frega nulla del mio fitness. Ma se trovi una sbarra e provi a fare un Bar Muscle Up (a parte Gabriele e altri miei studenti che sono crossfitter professionisti) ti renderai conto del motivo per cui ti sto raccontando questa roba.

Anche cose che sembrano assolutamente impossibili se ci provi con le tue attuali conoscenze e le tue attuali capacità, sono fattibili se te le poni come obiettivo e metti il giusto impegno per riuscirci.

 

Attenzione, ho una notizia sensazionale: l’essere portati non c’entra un cazzo! Non esistono doti innate che qualcuno ha e altri non hanno. Per tornare all’esempio del Muscle Up, come ti dicevo io in passato pesavo 92 kg per 178cm ed ero già iperteso a 30 anni. Non avevo mai praticato sport nella mia vita… ero diciamo l’emblema del soggetto non portato per lo sport (e anche adesso lo faccio per decisione razionale perché nulla mi soddisferebbe di più di passare il mio tempo libero sul divano a mangiare, leggere e guardare la tv).

Ne abbiamo già parlato e ho dedicato a questo anche un capitolo nel nostro nuovo libro, ma te lo ripeto: questa cosa è stata spiegata da Carol Dweck che negli anni Settanta ha iniziato a studiare la reazione al fallimento nei bambini.

Cercando tutt’altro, la Dweck si è trovata a scoprire che una piccola minoranza bambini affrontavano con entusiasmo il fallimento nella risoluzione di problemi di matematica perché sapevano che il fallimento ripetuto avrebbe accresciuto le loro capacità.

Pensaci un attimo. Se tu ritieni, come la maggior parte delle persone, che l’intelligenza e le altre capacità cognitive, siano definite geneticamente per ogni persona cercherai di accettare solo quelle sfide che sai essere alla tua portata. Se ad esempio “non ti ritieni portato” per la matematica ti dedicherai a studi umanistici e se ritieni di avere le “ossa grosse” e non essere portato per la ginnastica, eviterai di tentare il muscle-up perché SAI che tanto non potresti mai riuscire a farlo e sarebbe inutile subire l’umiliazione del fallimento.

Ma se tu al contrario ritieni, come quella piccola percentuale di bambini osservati dalla Dweck, che intelligenza & Co. siano qualità che si modificano e crescono con l’esercizio, allora se ti ritieni scarso in matematica, SAI che esercitandoti, sbagliano e studiando i tuoi errori riuscirai a migliorare proprio in quell’ambito in cui adesso sei una sega… e anche se sei un COUCH POTATO, provando, sbagliando e riprovando, riuscirai a fare il tuo muscle-up, fino a poterlo inserire regolarmente come esercizio nei tuoi work-out. Non sarà più un successo straordinario ma una cosa che si ripete con regolarità nei tuoi allenamenti.

Bene, il primo modo di pensare si chiama MINDSET STATICO ed è la convinzione che l’intelligenza (e le capacità cognitive in generale) non possano aumentare in una persona.

Il secondo si chiama MINDSET DINAMICO ed è la consapevolezza contraria, di chi sa che con l’esercizio tutte le capacità cognitive possono migliorare esattamente come quelle fisiche.

Se tu hai un MINDSET STATICO, eviterai le sfide perché un eventuale fallimento sarebbe la dimostrazione per tutti che tu non sei abbastanza portato. Evitando le sfide non fallirai ma nel contempo non imparerai dai tuoi errori rimanendo scarso in ciò in cui credevi di essere scarso e avrai costante conferma delle tue teorie.

Se invece hai un MINDSET DINAMICO, cercherai le sfide perché sai che tanto più queste sono difficili tanto più ti faranno migliorare e i fallimenti non saranno dimostrazione del fatto che non vali abbastanza ma del fatto che ANCORA non vali abbastanza. Che ti servono solo un po’ di allenamento o un po’ di studio o qualche conoscenza in più.

Del MINDSET, la scienza ci dice un’altra cosa con assoluta certezza:

 

  • Chi ha un mindset dinamico riesce indiscutibilmente meglio di chi ha un mindset statico.

 

Ecco che cominciamo a spiegarci perché nel sondaggio, il 72% (la maggioranza)cha avuto cali di fatturato importanti mentre il 12% (la minoranza) ha avuto un aumento.

E se vai a leggerti i commenti sotto ti accorgerai che molti commenti criticano chi dice di avere avuto un aumento accusandoli di “celolunghismo”.

Inoltre molti sentenziano che il fatturato “non può non diminuire”, negando l’evidenza che per alcuni di noi il fatturato è aumentato, ed anche in maniera considerevole. Alcuni addirittura parlano di “naso lungo”!

Chissà perché se uno mostra bei casi clinici ottiene il consenso dei colleghi e questi si iscrivono ai suoi corsi clinci, ma se uno mostra bei risultati sul piano del management (come ad esempio il fatturato), viene immediatamente criticato e accusato di “celolunghismo”???

A me sembra ovvio che se voglio darti dei consigli di gestione o mi pongo come formatore in quel campo devo INNANZITUTTO dimostrarti che so ottenere buoni risultati sulla mia pelle.

Ti iscriveresti al corso di protesi di un clinico che non ha mai mostrato un suo caso???

Se quindi voglio permettermi di dati qualche consiglio devo prima mostrarti come sono andate da noi le cose.

Fatturato maggio 2019: 385.353 euro

Fatturato maggio 2020: 434.201 euro

 

Come vedi possiamo vantare un aumento del 13%

Una valutazione più corretta però deve prendere in considerazione non il mese di maggio 2019 ma la media dei mesi del 2019 che nel nostro caso è stata di 423.000 euro.

Come vedi quindi anche in confronto alla media mensile dell’intero 2019, il mese di maggio appena terminato ha registrato un aumento.

Per fugare i dubbi di qualcuno che possa trattarsi di vecchi crediti o quant’altro, dobbiamo controllare anche il valore delle prestazioni eseguite nel mese che sono vicinissimi al valore del fatturato: 434.441 euro. Questo indica che abbiamo veramente lavorato, non solo incassato.

Ma come è possibile tutto ciò? Dopo tutto ‘sto casino del Covid, le nuove regole da seguire, la crisi e tutto il resto?

 

Beh il fatto è che, come già io e Stefano dicevamo nel pieno dell’emergenza mesi fa, non ci sarà nessuna crisi se non nelle pagine dei giornali e nella mente di chi ha un MINDSET STATICO. Questi imprenditori, additeranno a cause esterne i propri problemi e non faranno nulla per risolverli per non rischiare di fallire.

“Se non faccio nulla allora il fallimento eventuale non sarà colpa di un mio errore ma della situazione esterna” diranno in silenzio a se stessi.

In questo modo andranno sempre peggio e per anni continueranno a lamentarsi dando la colpa alla crisi.

Sempre nei commenti al sondaggio di cui parlavamo, compare questo commento di un collega:

mi piacerebbe che qualcuno esprimesse un post con dei consigli pratici applicabili in concreto.. adesso.. piuttosto che le solite manfrine sul come farsi pagare prima farsi accettare tutti i preventivi fare le campagne social e l’odontoapericena etc etc Bla bla bla.. Prima era appunto Prima …”

Ecco il perché di questo lungo post. Mettere le basi teoriche per poter dare dei consigli pratici.

 

La prima cosa che devi fare, ADESSO, è cambiare mindset. Comprendere che la tua capacità di gestione dello studio non dipende da quanto sei portato, né da quanti anni hai, nè tanto meno da dove si trova il tuo studio, ma semplicemente da quanto ti ci alleni e da quanto accetti le sfide.

La nostra sfida è iniziata il 4 maggio. Sono entrato in studio e la prima cosa che ho detto alle segretarie è stata “questo mese dobbiamo a tutti i costi raggiungere l’obiettivo!”, che nel nostro studio è di 400k. E come vedi, ci siamo riusciti. Certo avremmo potuto fallire, ma ci siamo presi il rischio, ci siamo esposti.

Ora che hai cambiato mindset e ti ho mostrato di avere i crediti per parlare del problema con cognizione di causa, possiamo partire con alcuni consigli pratici “applicabili in concreto”.

Scriveremo nei prossimi giorni una serie di post focalizzati sui vari punti fondamentali per battere una crisi che non esiste ma potrebbe insinuarsi come un verme nella testa di qualcuno.

A prestissimo.

Un pensiero su “LA CRISI POST COVID COLPISCE I DENTISTI ITALIANI, MA NON TUTTI. IL SEGRETO DEGLI IMMUNI ALLA CRISI.

  1. Borgese Domenico

    Il metodo sopra descritto a mio modestissimo parere non è applicabile in modo standardizzato.Ci sono variabili importanti che condizionano fortemente la resa in uno studio medico.Ma il discorso può essere approfondito

Rispondi a Borgese Domenico Annulla risposta

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *