LA CRISI! LA CRISI! ECCO LA SOLUZIONE A TUTTI I PROBLEMI!

LA CRISI! È TORNATA LA CRISI!!!

In questi giorni sto assistendo ad una serie di fenomeni che mi stanno facendo riflettere.

Stiamo affrontando il più classico dei cigni neri, quegli eventi che, quando arrivano, stravolgono la nostra vita e le nostre attività.

In questo post lascerò stare di esprimere giudizi sull’impatto che il COVID-19 ha sulla nostra vita di tutti i giorni e i miei pareri sulle strategie del governo per affrontarle.

Mi soffermerò sulla nostra attività di dentisti.

Da anni, come sai, convivo con il pensiero di poter essere sospeso da un momento all’altro per dei provvedimenti disciplinari in materia di pubblicità.

Ma quel tipo di sospensione riguarda solamente me, che sono direttore sanitario della struttura.

Quando si verificasse quell’evenienza, il mio studio continuerebbe l’attività con un altro direttore sanitario pro tempore ed il danno, seppur ingente, sarebbe limitato con alcuni piccoli accorgimenti.

C’è solo una violazione che può essere paragonata a quello che sta accadendo oggi, ed è il non indicare il direttore sanitario sulle nostre pubblicità, violazione che, essendo stata riportata in auge una legge che molti credevano abrogata in toto (la legge Volponi del 1992), potrebbe comportare la sospensione da parte del Comune, su segnalazione dell’Ordine, della autorizzazione sanitaria.

Per cui, nel malaugurato caso, chiuderesti baracca e burattini per mesi, similmente a quanto sta accadendo adesso, perché guardare qualche urgenza a 50 euro, come alcuni di noi stanno facendo, di sicuro non rappresenta l’ancora di salvezza di uno studio.

Ci sono però delle differenze non trascurabili tra i due eventi.

In questo caso ci sono molti ammortizzatori che, seppur lentamente, permettono di azzerare quasi del tutto le spese di uno studio, dalla sospensione delle rate dei mutui, dei leasing e dei prestiti alla cassa integrazione per i dipendenti. Inoltre, anche i pazienti non possono recarsi da noi, ma nemmeno da altri, se non per risolvere una urgenza se il loro dentista ha deciso di non garantire questo servizio, seppur consentito dalla legge, perché anche loro sono in quarantena forzata.

I fornitori, in molti casi, accettano di rinviare la scadenza di una RIBA e i collaboratori e i laboratori odontotecnici, non lavorando, finiscono a zero anche loro.

La nostra struttura ha spese per 300-400k al mese e, come forse saprai, io e Federico non teniamo alcuna riserva per le emergenze: accantoniamo i soldi per i tfr delle dipendenti e per il resto ci dividiamo tutto quello che rimane al 5 del mese.?

Capisci che una situazione di sospensione totale dell’attività con le spese che proseguissero, ovviamente, non sarebbe sostenibile, per cui mi chiedo come si possa essere meno previdenti di noi, che dovremmo essere i primi a dare il giro.

Ma questa situazione fortunatamente non si sta presentando per cui io e Federico non siamo particolarmente preoccupati e io mi sto godendo un po’ di giorni di sano relax coltivando le mie passioni da NERD.?

Eppure, nonostante in questo caso la sospensione dei pagamenti dovrebbe aver salvato tutti noi, vedo che un sacco di colleghi, in questi giorni, passano le giornate ad inveire contro l’Enpam, che tra mille criteri di esclusione mi pare di aver capito potrebbe dare 1000 euro ad iscritto, e contro i provvedimenti dello Stato che darebbe, ancora non si è capito quando e come, 600 euro alle partite iva.

Ora, mi chiedo io, è una questione di principio o senza questi 1600 euro date il giro??

Non voglio girare il coltello nella piaga, non mi sembra il momento.

Ma nel secondo caso una riflessione ci sta.

Neolaureati a parte, se i nostri studi non ci hanno portato ad avere un conto corrente che se ne possa infischiare di quei 1600 euro qualcosa non funziona.

E non sarà qualche webinar sul management della crisi a portarci fuori da questa situazione…

Ed ecco che quindi torno a pensare quello che mi è sempre stato chiaro: i momenti di crisi sono momenti di grandi opportunità, perché, una volta tornati a lavoro, sarà il momento di fare la differenza per sopravvivere alla selezione naturale. 

Purtroppo le leggi del marketing sono come quelle della natura e sono spietate. 

Chi prima era ben organizzato e benestante ne uscirà più forte e ricco di prima e i meno organizzati subiranno il tracollo.

Molti sono convinti che siano le grandi strutture, che da sempre io e Federico sosteniamo, a pagare il prezzo più alto, ma io non sono dello stesso avviso.

Sono invece convinto che alcuni di noi non si risolleveranno da questa situazione, magari proprio perché si trovano da soli ad affrontarla, il grande limite della struttura monoprofessionale.

E sono certo che in Italia pagheremo il prezzo più alto al mondo per questa crisi: è una questione di atteggiamento.

Al nostro corso live Da zero all’Impero, da buon appassionato di trading, mostro la reazione alla “grande crisi” che ha avuto il paese da cui è partita, gli Stati Uniti, e la nostra. 

Schermata 2020-03-29 alle 12.16.46

Indice Nasdaq statunitense

Schermata 2020-03-29 alle 12.16.01

Indice FTSE Mib italiano

Come vedi, loro sei mesi dopo il fatidico settembre 2008 in cui fallì Lehman Brothers hanno iniziato un periodo di ininterrotta salita che è stato il più lungo della storia, noi abbiamo replicato la loro discesa, anche quando la crisi da noi non era ancora arrivata, per poi barcamenarci sempre nello stesso range in cui saliamo e scendiamo. 

Ergo, con questa nuova crisi, che colpirà numericamente molto più gli Stati Uniti che noi, come mostra il loro passaggio in prima posizione come numero di contagiati (e non di morti e c’è da farsi qualche domanda qui…?) i loro indici hanno ritracciato un po’, mentre noi flirtiamo di nuovo con i nostri minimi, cosa che però, negli ultimi 12 anni, abbiamo fatto già altre tre volte senza il COVID…??‍♂️

Per noi la crisi non è mai finita e questa situazione non cambia di molto le carte in tavola.

Vediamo se questa volta riusciremo a riprenderci prima e meglio di loro, ma ho i miei forti dubbi. 

Purtroppo quello che è determinante nei momenti di crisi è l’atteggiamento che abbiamo verso questi, che deve essere improntato all’antifragilità.

Ce lo dice bene il rabbino in questo video.

E allora a questo punto aspetterai le mie previsioni e i miei consigli, vero?

E io te li do. 

Ho la risposta a tutti i quesiti: “secondo te quanto stiamo ancora chiusi?”, “quando potremo ricominciare?”,  “i pazienti accetteranno di venire quando ricominceremo”, “troveremo le mascherine?”, “se aumenterà il loro prezzo dovremo aumentare il listino?”, ecc.

La risposta è questa:

Deluso?

Federico durante il corso di management, nelle sue pallosissime e soporifere parti psicologiche, parla di sistemi matematici complessi e chiama anche tre matematici a salire sul palco per fornirgli supporto.

Arriva a parlare di effetto farfalla e di progettazione di bobine per lavatrici, o almeno credo, perché lo seguo con una palpebra su e l’altra giù, ma quello che ho capito è questo.?

In sistemi complessi è inutile fare previsioni, si perde solo tempo.

La cosa migliore da fare è affrontare i problemi mano a mano che si presentano: il metodo per tentativi, infatti, è quello che funziona meglio.

Fai, sbagli, correggi, rifai, risbagli correggi, fino ad ottenere la migliore ricetta per affrontare una situazione.

In questi giorni, vedo che tutti i guru della materia extraclinica sono scesi in campo e si stanno profondendo in webinar in cui spiegano come uscire dalla crisi.

Ma se questa situazione non si è mai presentata ed è sicuramente un sistema complesso, pieno di imprevedibili variabili, mi chiedo io, come fanno a pensare di avere la ricetta per uscirne?! 

Prima vedi se ne esci e sopravvivi tu e poi la spieghi, no???‍♂️

Non avendo avuto modo di attuare il metodo per tentativi, che sicuramente sarà affrontabile solo quando torneremo a lavorare, non si può salire in cattedra a dare soluzioni.

Di sicuro non ci salveremo facendo riunioni col personale e nemmeno postando ogni due giorni sulle nostre pagine Facebook come lavarsi i denti e frasi stucchevoli o raccomandazioni di stare a casa e lavarsi le mani!

Andiamo, dai! Crederai mica che ai pazienti, mentre stanno a casa, freghi qualcosa di sentire come ci si lava i denti? Gli stanno già facendo due palle così con le istruzioni per lavarsi le mani!???

Li sto facendo anche io, eh? Sia i video stucchevoli, sia le riunioni. Ma non salveranno un bel nulla. E’ giusto per mantenere i contatti e fare qualcosa.

E invece tutti sono convinti che la loro ricetta salverà il mondo.??‍♂️

A ben pensarci, una ricetta te la sto dando anche io, ma non è quella per QUESTA CRISI, perché non sappiamo nemmeno quanto dovremo stare chiusi! Che previsioni e strategie vuoi fare adesso?!

Quello che ti suggerisco io si adatta a tutte le crisi ed è molto più semplice.

In primis, parti da una constatazione. 

É assolutamente impossibile che chiuderemo tutti e che fallirà il mondo per una influenza particolarmente aggressiva. Il problema, e lo dovremmo aver capito, è la sostenibilità del trattamento sanitario che richiede questa patologia e non la sua mortalità, che viene accentuata dal collasso dei reparti di terapia intensiva.

Una volta capito che siamo tutti sulla stessa barca e che non moriremo tutti né di COVID né di fame, attendiamo semplicemente il corso degli eventi.

Nei giorni liberi, se proprio vogliamo fare qualcosa di utile per i nostri studi, prepariamo quei protocolli che non abbiamo mai avuto il tempo di mettere per iscritto, allestiamo siti e blog, scriviamo contenuti da postare a bomba appena riapriremo, quando servirà spingere col marketing.

Se ti occupi di formazione, fai webinar, insopportabili e ridondanti per il sottoscritto, ma ottima mossa per promuoverti e riempire i tuoi corsi, quando sarà possibile di nuovo tenerne, apparendo pure santo perché intrattieni e formi “gratuitamente”. ? Due piccioni con una fava.

Quello che farai quando riaprirai lo studio sarà una sola cosa: spaccarti il culo come non mai.

Aumenterai orari e chiederai al tuo team, se ce l’hai (per questo dico che le grandi strutture hanno un vantaggio) di sostenerti per rimetterti in pari col tempo perso.

Aumenterai il marketing e affronterai i problemi mano a mano che si presentano, senza bisogno di avere sempre qualcuno che ti dica come farlo, perché, fidati, non ne sai meno di nessun altro di questa crisi.

Sono pronto a scommettere che appena si ricomincerà, se non al primo mese, al secondo o al terzo, io e Federico stabiliremo il nuovo record di fatturato della nostra struttura. 

Molti avranno timori di riaprire e staranno lì a riempirsi la testa di pipponi di cui vedo pieni i social che faremo solo più dentiere e prestazioni semplici per non far ripartire il contagio per anni. 

Che nulla sarà come prima.

Catastrofisti e Nostradamus che provano a fare previsioni inutili su cose che non possono né prevedere né sapere.

Sarà il momento in cui, per l’ennesima volta, cercheremo di differenziarci e posizionarci pesantemente.

La selezione naturale data dalle leggi del marketing farà il resto.

E ne usciremo più forti di prima.

 

Stefano

2 pensieri su “LA CRISI! LA CRISI! ECCO LA SOLUZIONE A TUTTI I PROBLEMI!

  1. ferdinando coloccia

    La nostra vita e’ un’opera d’arte. Per viverla come esige l’arte della vita dobbiamo porci sfide difficili, sciegliere obbiettivi oltre la nostra portata e standard di eccellenza irritanti per il loro modo ostinato di stare ben al di la’ di ciò che abbiamo saputo fare.
    Dobbiamo tentare l’impossibile. E’ una vita emozionante e logorante: emozionante per chi ama le avventure, logorante per chi è debole di cuore.

  2. Sandro procaccini

    Oggi ,proprio mentre stavo preparando dei protocolli scritti da attuare appena ci è concesso ldi riaprire,ho letto il tuo commento.
    Le tue affermazioni mi hanno non solo fatto molto piacere,ma mi hanno dato del vero conforto,quasi come un naufrago che vede avvicinarsi la riva.
    Si perché è giorni che sui siti e varie chat odontoiatriche si legge solo un MARE di stronzate,pensieri negativi e invettive contro gli altri:i colleghi che lavorano nonostante tutto (affari loro),le associazioni di categoria che non fanno nulla per proteggerci,gli organi collegiali che ci sfruttano,le catene che abbasseranno ancora di più i prezzi(non penso proprio!)che la gente non avrà più i soldi per pagarci,che avremo il tracollo del fatturato,che i corsi di management odontoiatrico non servono a nulla e.cc.
    Insomma roba che anche il cigno nero non vede l’ora di suicidarsi.
    Pensavo appunto vedremo di superare i problemi uno per volta,e sto pensando a mille strategie per fare di più e meglio.
    Con stima grazie ancora di dare un po’ di fiducia nel futuro? e per dirla come gli americani enjoy a voi ed a tutto il vostro staff!

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