LA COPERTA E’ CORTA: QUALITA’ DI VITA, CARRIERA, FAMIGLIA, SALUTE… NON PUOI AVERE TUTTO… O FORSE NO?

“Seguimi”,

dico a Michela che mi è comparsa alle spalle mentre mi stavo preparando velocemente la mia insalata di valeriana, pomodori e tonno nella cucina della clinica; il paziente successivo è già sedato e mi aspetta sognando prati verdi e pecorelle.

Michela vuole dei chiarimenti su come gestire la fatturazione elettronica di FORMAZIONE ODONTOIATRICA da gennaio… il che rende necessario telefonare al commercialista e confrontarsi insieme.

Nascondendo l’insalatiera dietro la schiena faccio capolino nel corridoio, per accertarmi che non stiano passando pazienti, e mi lancio su per le scale verso l’ufficio mangiando mentre cammino.? Sempre con Michela al seguito.

L’insalata finisce velocemente, poco dopo essere entrato in ufficio, mentre parlo con il consulente.

Liquidato il problema, Michela e il commercialista torno di corsa in cucina per posare la terrina e ci trovo Lodovico e la sua assistente che, già lì quando ero uscito di soppiatto, stanno ancora mangiando.

“Non si diventa ricchi facendo le pause pranzo!!”

gli dico quasi per scherzo, ma con quel fondo di presunta saggezza che mi piace sfoggiare.

Lo sguardo di Lodovico si fa serio. “Federico, lo sai, la coperta è corta. Se tiri da una parte ti scopri dall’altra, non puoi avere tutto dalla vita… carriera, qualità di vita, salute…” (famiglia lui non l’ha detto perché figli non ne ha ancora!).

“Grandissimo D’Orsi!!! TOOOOPPP! Mi hai dato un’idea per il prossimo articolo” e me ne vado a buttar su qualche vite.

L’obiezione in effetti è drammaticamente razionale. Ogni giorno abbiamo a disposizione 1440 minuti e quelli sono. Non possiamo certo aumentarli.

Questo porta chi ha un piccolo studio pieno di casini e incombenze che crescono di anno in anno  a pensare che se lo studio fosse cinque o sei volte più grande i casini e le rotture di palle sarebbero cinque o sei volte di più.

Sai quel senso di pressione che provi quando a metà mattina sei già un’ora in ritardo, il lavoro che dovresti consegnare al paziente successivo non è ancora arrivato perché il laboratorio è in ritardo e quando arriva scopri che il tecnico ha fatto di testa sua ed è tutto sbagliato… ed è la terza volta sullo stesso paziente… mentre cerchi di giustificarti la tua assistente si stacca perché il telefono squilla incessantemente e torna a dirti che la paziente dell’intervento di ieri è gonfia e vuole passare a farsi vedere.

Nel tuo cervello intanto ronza l’obbligo di montare il separatore d’amalgama che, hai letto su fb, diventerà obbligatorio tra un mese o due, non ricordi neanche bene… e che, vaffanculo, ti costerà più di 2000 euro a poltrona.?

Ma, attenzione attenzione, magari è pure inizio ottobre, tra pochissimo dovrai pagare l’ENPAM che sta salendo di anno in anno e arriverà vicino al 20% e tra un mese… dovrai pagare pure la seconda tranche di tasse che, guarda un po’, è una cifra più alta dei soldi che sei riuscito a bonificarti l’anno scorso sul conto personale.

Beh, dai, meno male che riesci ancora a fare un po’ di nero, anche se questo ti costringe a vivere tra memorie portatili da distruggere in caso di controllo e cartelle cartacee che ti porti dietro come un postino perché in studio non ci possono stare.

“Cavolo speriamo non arrivi mai un controllo! Se arrivano mi aprono il culo e chiudo!”

Ma poi con quei soldi in contanti cosa ci fai che tanto il commercialista ti dice che non li puoi spendere se no dai nell’occhio!?!?

E se ci fai bene attenzione un’altra cosetta ti ronza in testa: IL DGPR! Hai provato a leggerlo e non ci hai veramente capito un cazzo, per ora non hai fatto nulla a riguardo ma sai che sarebbe una cosa importante… le implicazioni sono penali! ?.

Cazzo è solo lunedì mattina… e tutto questo durerà fino alla stupenda età di 67 anni, giorno, dopo giorno, dopo giorno!!!

Ovviamente tu dirai:

“Col cazzo che io moltiplico questa merda per cinque! Già così ne ho abbastanza, cerco di stare nel mio, godermi un po’ la vita e aspetto la pensione…”

Ok ora basta scherzare: TI DEVI SVEGLIARE!!!

LA PENSIONE ARRIVERA’ QUASI A SETTANT’ANNI SE PER CASO SARAI ANCORA VIVO!

E, con tutto il bene che ti voglio, con quella mole di stress che ti circonda, la probabilità non è certo del 100%…

“E quindi cosa dovrei fare?”

Devi smetterla di ascoltare quelli che ti raccontano del basso profilo, del piccolo studio, del non alzare la testa, del piccolo=meglio.

Quella è gente che ha sempre provato solo quello e non conosce altro. Sai chi devi ascoltare?… vediamo se indovini….

BRAVO! DEVI ASCOLTARE NOI.

Perché noi abbiamo vissuto sia direttamente sia indirettamente la realtà di piccoli studi e la realtà di studi grandi, evoluti ed organizzati. E conosciamo molto bene entrambi gli scenari.

Il modo per moltiplicare quei 1440 minuti giornalieri c’è e consiste nello spendere oggi tempo per fare cose che creeranno più tempo domani. E vero, oggi ti romperai il culo di brutto e puoi chiederlo a Stefano Milani che ha partecipato al nostro corso un  mese fa e si sta sbattendo di brutto per implementare tutta una serie di processi.

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Questo ora gli toglie tempo che potrebbe dedicare al golf o ai figli ma domani (tra un mese, due o tre) sarà in grado di fatturare molto di più di oggi lavorando molto meno di oggi.

Lui, infatti, ha due mani, un cervello, una laurea, una p.iva, una RC professionale e una credibilità con la banca esattamente come te e come me. E sai cosa faccio io con queste cinque cose cose?

Fatturo per la mia clinica più di 2 milioni e 700 mila euro l’anno da solo. Circa la metà di tutto il fatturato della clinica dove lavorano altri 14 professionisti. Lavorando 3 giorni a settimana e portando avanti con Stefano altri business molto redditizi.

E sai qual è la novità da un mese a questa parte? Il cellulare lo lascio in studio. A casa, con mia moglie e i miei 4 figli, ho solo un telefonino con un numero che non conosce nessuno a parte i miei più stretti famigliari.

E questo non perché ho i superpoteri, ma solo perché mi sono sbattuto in passato per creare dei processi che consentissero al mio tempo di moltiplicarsi.

A parte che per me lavorare 3 giorni a settimana con un reddito molto alto è da considerarsi una vacanza perenne, sono comunque sicuro che riuscirò ad ottenere la tanto agognata pensione prima di raggiungere i quarantacinque anni. Diciamo che sarò ancora abile a fare molte cose… molte di più almeno di qualche altro pensionato settantenne. ?

Quindi caro Lodovico, la coperta non è corta, la coperta è elastica e si allunga quanto vuoi, ci vuole fatica all’inizio, sudore, sangue… ma poi te ne stai al calduccio veramente. Non 2 ore alla domenica con l’ansia delle tasse, del GDPR e del separatore d’amalgama.

Nel nostro libro ci sono già un’infinità di indicazioni che potrai usare da subito per iniziare a moltiplicare e liberare il tuo tempo, ma se vuoi il massimo del supersucchio, dopo esserti letto il libro, vieni al corso DA ZERO ALL’IMPERO 2019.

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Federico

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