Il primo e più importante fattore per il successo del tuo studio dentistico

Lo so, il titolo evoca quegli articoli pieni di fuffa inutile che alla fine non ti dicono nulla,

 

ma ti assicuro che, se avrai la pazienza di leggerlo, capirai quale è veramente il principale ingrediente del successo economico del tuo studio dentistico. O almeno quello che secondo me e secondo la scienza è il principale ingrediente. E visto che la scienza è la scienza e io sono io forse e meglio se ci ascolti 😉

Lasciami, come sempre, partire da lontano. Fino all’età di 34 anni sono stato l’esempio emblematico del ciccione antisportivo. O meglio, da ragazzo ero magro per costituzione e facevo lo sport come lo facevano i bambini degli anni ’80. In particolare ho fatto karate, pattinaggio a rotelle e non ricordo che altro.

Quello che ricordo molto bene però è che se correvo per 10 metri mi veniva istantaneamente “male alla milza”. I miei cugini coetanei correvano nei boschi e giocavano a calcio, io costruivo invenzioni con i bastoni, le pietre e i motorini elettrici smontati dai giochi ma quando provavo a fare 10 metri … beh te l’ho già detto.

Mia moglie, incredibilmente, era ancora meno votata di me allo sport. Essendo una persona molto educata avrà detto si è no 10 parolacce in tutta la vita e le ha dette proprio la prima volta che siamo andati a fare la prima passeggiatina in montagna da fidanzati.

I nostri genitori… beh potrai immaginarlo. Mio suocero giocava a bocce (a livelli molto alti invero) ma l’aspetto aerobico e muscolare di quello sport è abbastanza inesistente. Mio padre studiava e scriveva libri… vita ancora meno aerobica di mio suocero. Le mamme lasciamo stare, per loro sport non era nel dizionario.

Tutto questo per dirti che i miei figli dovrebbero essere geneticamente assolutamente NON PORTATI per lo sport e invece fanno tutti sport in maniera abbastanza intensiva e con ottimi risultati. Ma soprattutto se adesso mi metto a correre con loro che hanno tra i 6 e gli 11 anni (periodo in cui la mia milza piangeva in continuazione) cominciano a darmi un po’ di merda sulla corta ma anche sulla media distanza.

Tu penserai che mia moglie li avrà concepiti con il piastrellista palestrato che ha lavorato a casa nostra, ma sono abbastanza sicuro della mia paternità visti i tratti somatici molto simili tra me e loro.

E allora? Da dove hanno preso questa inclinazione allo sport se la genetica di base era tutt’atro che favorevole.

 

Come ti dicevo sono stato ciccione e antisportivo fino a 34 anni. Il mio mantra era che con la barba e la pancetta i pazienti si sarebbero fidati maggiormente di me visto che ero molto giovane ma eseguivo su di loro interventi complicati.

Nel 2014 però, mentre ero in vacanza in Grecia, mi resi conto all’improvviso che tutti gli altri giovani uomini intorno a me erano abbastanza fisicati e io mi ritrovavo a girare in costume col pancione ed evidenti segni di ginecomastia (le tettine flosce per intenderci).

Presi un’immediata decisione. Avrei iniziato ad allenarmi dalla settimana successiva. Chiamai dal mare il mio paziente Luca Piras che gestisce ancora oggi la BOXE CUNEO e gli chiesi di allenarmi. Se dovevo scegliere tra gli sport, quelli da combattimento erano gli unici che mi avessero mai un minimo appassionato.

Luca mi prese ciccione e mi portò sul ring per il debutto nel 2017 quando avevo 37 anni con 69kg al peso.

14570477_188153498302378_8978689775077968396_n

Quando a 34 anni presi la mia decisione “sportiva” mia figlia Ilaria aveva 3 anni, i gemelli uno e Sara non era ancora nata.

Da allora sia io sia mia moglie ci siamo sempre allenati dalle 3 alle 5 volte a settimana.

Forse adesso puoi capire perché i miei figli, in culo alla genetica e alla mia milza, hanno un’ottima resistenza atletica: per il modo di pensare in cui sono cresciuti! Tecnicamente possiamo dire PER IL MINDSET!

Il primo messaggio, quindi, è IL MINDSET CONTA PIU’ DELLA PREDISPOSIZIONE.

 

Se qualcuno, riferendosi a noi, ti dice che la nostra clinica ha successo perché noi siamo dei mostri e che tu non potresti replicare i nostri risultati sappi che è una stronzata gigante perché la genetica e la predisposizione non contano un cazzo, o meglio contano marginalmente. Molto di più conta il mindset e quello, per fortuna, lo possiamo modificare.

C’è però un altro messaggio importante. Il secondo di oggi:

IL MINDSET CONTA PIÙ DELLA STRATEGIA!

 

Immagina di decidere che vuoi costruirti un bel fisico e di andare in una palestra di crossfit dove trovi un coach di questo tipo. Chiamiamolo Franchino.

Fat Coach

Franchino conosce benissimo tutti i principi del fitness e della nutrizione. Ha studiato anni e sa perfettamente quali sono gli esercizi migliori da farti fare (la strategia). Pensi che affidandoti a lui riuscirai nel tuo intento? Pensi che quando ti spronerà a fare ancora una ripetizione con la sua vocina femminea e la sua pingue figura tremolante sarai veramente motivato?

Io credo di no. Credo che fallirai miseramente anche se il piano di allenamento (la strategia) è perfetto per te. E fallirai a causa del mindset che Franchino ti trasmette.

Perché come ti ho detto il mindset conta più della strategia.

Questo per dirti che chi non ha successo o anche chi ha risultati mediocri, chi fattura la metà di noi con più poltrone di noi per intenderci, non può trasmetterti il mindset giusto per portare il tuo studio al successo.

Sarà come Franchino che, con panino e birra in mano, ti dice di pompare sulla panca piana. Pompare è giusto… ma detto da Franchino…! 🙆

Uno dei pregi maggiori che i nostri corsisti riportano dopo il nostro corso DA ZERO ALL’IMPERO è proprio quello di aver subito un cambiamento di mindset. Questo è fondamentale nel futuro successo del loro studio.

Ovviamente nel corso raccontiamo nel dettaglio ogni singola nostra strategia frutto di anni di esperimenti ed errori, ma sono certo che la cosa più importante che facciamo sia distruggere il mindset esistente nei cervelli dei corsisti e ricostruirne uno vincente.

Io stesso ristrutturo il mio mindset in continuazione.

Fino a 2 anni fa in media in clinica facevamo 60/70 all-on-4 all’anno. Poi ho scoperto che un mio corsista era cresciuto velocemente e ora ne faceva anche 60 al mese. Il mio mindset è cambiato. Ho capito che era possibile fare ciò che prima ritenevo impossibile e bam! L’anno scorso abbiamo aumentato di più del 100% il numero di all-on-4 e anche quest’anno siamo in fase di aumento.

Potere del mindset! 😉

Lascia una risposta

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *