I TRE PRINCIPALI FATTORI DEL SUCCESSO DI UNO STUDIO DENTISTICO: CAPITOLO 2

Fatturati, marketing, branding, posizionamento, tecniche innovative, moltiplicazione del tempo, crescita personale, srl… E chi più ne ha più ne metta.

 

Tutti fattori che ad oggi sembrano (e in effetti sono) irrinunciabili per poter aprire e gestire con successo e mettendosi qualche soldino in tasca uno studio dentistico.

Sì ma siamo sicuri che non ci stiamo dimenticando qualcosa?🤔

Non so… Tipo il fattore che da solo potrebbe rappresentare il 50% del successo di uno studio, tanto per dirne una?😮

 

Un fattore che nella sua banalità e nel suo graziealcazzohaifattolascopertadellacquacaldismo viene bellamente ignorato almeno dall’80-90% degli studi dentistici presenti sul mercato.

 

LA SCELTA DELLA LOCATION.

 

Cazzarola, se c’è un merito che possiamo riconoscere a Vitaldent è di aver sdoganato ufficialmente in Italia, e forse anche in altri paesi, il concetto di “dentista della vetrina”.

 

In un’epoca in cui gli studi spettacolari e particolari erano ancora pochi, Vitaldent ha invaso il nostro paese scegliendo un modo di presentarsi che ha rivoluzionato il modo di vedere il dentista da parte delle persone.

 

“Sì, ma in peggio!”, diranno in molti. 😅

 

E invece, ti devo dire che in un esperimento fortuito che ho avuto modo di affrontare durante le riprese fatte per organizzare la prima edizione del corso di management, ho avuto la conferma che le persone non ragionano come i dentisti, influenzati dal pensiero inculcato nelle loro teste, a torto o a ragione che sia, da università, sindacati e commissioni albo odontoiatri circa la dignità e il decoro della professione.

 

Semplicemente, durante un giretto esplorativo per vedere le location scelte dai competitor nella nostra città, per confrontarle con la nostra e cercare di capire che ruolo avesse avuto quel fattore nel renderci leader di settore a Cuneo e provincia, mi è capitato di filmare la location scelta da un centro Vitaldent a Cuneo e di paragonarla a quella di uno studio dentistico generico nei paraggi, che si presentava con una location invisibile, presentata da una sola e semplice targa ottonata.

 

Rigata, peraltro.

 

Un utente arrivato davanti allo studio Vitaldent poteva trovare messaggi informativi, un logo riconoscibile, un aspetto complessivo che attirava lo sguardo, un accesso semplice, una dimensione considerevole e che si faceva notare e, cercando il nome su internet, poteva accedere a qualche recensione, alla presentazione della sede, ad informazioni sui servizi e sul team che ci lavorava, ecc.

 

Lo studio generico presentato dalla targa ottonata consunta e rigata non forniva alcuna informazione, se non il piano del condominio al quale si trovava lo studio.

 

Se un passante qualunque, preso da una curiosità ingiustificata, visto che quella targa era uguale a quella del commercialista, dell’avvocato e di tutte le altre attività presenti ad ogni portina di ogni condominio nel centro di una città, avesse pensato di cercare il nome del dentista su internet avrebbe trovato un sito abbandonato, messo in piedi perché “si doveva”, con foto di Shutterstock o Deposiphotos e con tutte sottopagine vuote.

 

Ora, non serve un genio per capire quale sia stata la risposta del videomaker che mi accompagnava in questo tour alla domanda: “ma sinceramente, se tu ora avessi mal di denti quale di questi due studi sceglieresti?”.

 

É ovvio dai.

 

Sembra la prima domanda di “Chi vuol essere milionario”.

 

chi vuol essere milionario formazioneodontoiatrica

 

Spiegami però perché, nonostante questa ovvietà, io continui immancabilmente a vedere colleghi che sopravvivono in studi invisibili senza progettare un cambiamento di immagine e di location in tempi in cui questa è veramente la conditio sine qua non o, ancora peggio, colleghi che si spostano in location peggiori di quella che hanno per risparmiare o che allestiscono strutture nuove, a volte anche ambiziose come metrature, in zone abbandonate, al primo, secondo o terzo piano, invisibili a persone di passaggio, sempre che il passaggio ci sia.

 

Indifferenti, magari, anche alla presenza di parcheggi…🅿️

 

“Eh, ma vedi che è vicino all’autostrada, non è scomodo…”🤦🏻‍♂️

 

Ah, perché tu pensi che la gente abbia voglia di prendere l’autostrada per andare dal dentista?

 

Forse intendi posizionarti fin da subito per convogliare pazienti da tutta Italia, attratti dalla tua fama, quando non ti conoscono nemmeno i concittadini?🤷🏻‍♂️

 

“Eh, ma vedi che è un bellissimo stabile, ci stanno anche notai e commercialisti…”🤦🏻‍♂️🤦🏻‍♂️🤦🏻‍♂️

 

Ah perché notai e commercialisti hanno un settore in cui c’è la nostra competizione o la nostra possibilità di promuoverci e posizionarci?

 

E comunque, sei sicuro che quel notaio o quel commercialista non siano l’equivalente, nel loro settore, del dentista invisibile che sta vedendo ogni anno calare i propri pazienti dall’alto del suo terzo o quarto piano, anche se in qualche caso in uno stabile di pregio?

 

Guarda, se devi pensare a una location buona e non sai da dove iniziare, incomincia a guardare come scelgono in media le location le banche e tieni presente che ad oggi, visto che il lavoro delle banche si è spostato molto sull’on-line, si trovano parecchie location di ex banche abbandonate.

 

Ti basti pensare che i nostri due nuovi studi di Mondovì e Saluzzo sorgono in due ex banche.

 

In media le banche sono posizionate a pian terreno in zone strategiche con ampie vetrate e logo ben in vista.

 

Questo devi fare.🤷🏻‍♂️

 

“Eh, ma vedi che costa, le banche possono permetterselo perché sono banche!”🤦🏻‍♂️🤦🏻‍♂️🤦🏻‍♂️🤦🏻‍♂️🤦🏻‍♂️

 

Beh, se non puoi permetterti di investire nella maniera corretta, è inutile che butti soldi in una impresa destinata a fallire.

 

Quella spesa va messa a budget. Punto.

 

Se il budget purtroppo non c’è e non si riesce a reperire non si apre. Punto. Anzi due punti! Abbondantis abbondandum, come diceva Totò.

 

toto lettera formazioneodontoiatrica

 

Non è così importante se affittarla o comprarla, dipende da cosa ti lasciano fare e da come sei organizzato a livello finanziario.

 

Considera che un affitto di 2500 (ma anche di 10000) euro al mese può essere ottimamente investito se consente di attirare da te una o due persone al mese che alla domanda “come ci ha conosciuti?” ti rispondono “passandoci davanti”.

 

E fidati che, se anche questo potrebbe non essere il principale motivo della visita, la familiarità col tuo brand, che deriva anche dal processo di branding che ti ha spiegato Federico nello scorso articolo, colonizza la testa dei potenziali pazienti, che magari non verranno da te subito, ma, quando avranno bisogno, si ricorderanno molto più facilmente del tuo studio in location bancaria con logo riconoscibile e sito reperibile, rispetto alla serie di targhe ottonate per le quali non si riesce a reperire una informazione che sia una che invadono ancora oggi le città italiane.

 

Pian terreno, vetrate, parcheggio, zona di passaggio… Sì, ma non di passaggio a 130 all’ora senza un motivo per fermare la macchina, eh? Intendo una zona commerciale!

 

In certi setting potrà essere meglio ancora oggi scegliere location in centro al paese o alla città, in altre sarà meglio una zona leggermente più defilata, ma con parcheggi facilmente reperibili, non a pagamento e senza traffico e ztl.

 

Ricorda che il paziente già non ha un cazzo di voglia di andare a bruciarsi lo stipendio dal dentista, dove sente pure male (perché questi sono i pensieri del paziente medio). Se gli rendiamo ancora la vita difficile, senza dargli modo non solo di trovarci e conoscerci prima di venire da noi, ma poi anche nel reperirci e nell’arrivare fisicamente alla nostra struttura, allora poi non dobbiamo lamentarci della crisi e delle catene se le cose non funzionano.

 

Quando nel 2011 ci siamo trasferiti a Cuneo abbiamo dovuto lottare non poco (anzi, HO DOVUTO lottare, perché di queste cose Federico non si è mai occupato, avendo già altre 1000 cose che tiene sotto controllo), per conquistarci la fiducia da 29enni di commercianti di lunga data che si trovavano a dover concedere l’affitto della struttura più importante del complesso commerciale che stavano costruendo, in una zona che sarebbe diventata il principale polo commerciale di Cuneo.

 

Fidejussioni qua, penali là, “i lavori dentro fateveli voi a vostre spese anche se lo stabile non è vostro”, ecc.

 

Se vuoi saperne di più sulla storia tragicomica con cui abbiamo scelto e conquistato la location che avrebbe creato nella testa delle persone la nuova categoria “Clinica dentale” a Cuneo, ti invito a leggere “Da zero all’Impero”, il libro che ha rappresentato il punto di rottura nel concepire il management odontoiatrico in Italia.

 

Lì io e Federico abbiamo romanzato tutta la vicenda che ci ha portati in maniera più o meno consapevole, a mettere le fondamenta per diventare fin da subito leader di settore di Cuneo e provincia.

 

E se vuoi approfondire meglio le lezioni strategiche fondamentali che hanno guidato la scelta delle location anche dei nostri nuovi studi, il primo del quale hai già saputo che risultati sta ottenendo nei tre mesi post apertura, ti invito a non perdere l’offerta per iscriverti al corso di management “Da zero all’Impero” 2023! La promo scade il 31 gennaio! Svegliaaaaaa!

 

Stefano

4 pensieri su “I TRE PRINCIPALI FATTORI DEL SUCCESSO DI UNO STUDIO DENTISTICO: CAPITOLO 2

  1. Alfredo Petralia

    Tutto vero: 5 anni fa , dopo essere stato al vostro corso di marketing, ho fatto esattamente questa scelta. Studio nuovo nella prima periferia della mia città, due grosse vetrate col logo dello stesso studio e, per farla breve , siamo passati da due componenti ( io e la mia factotum Francesca) a dodici componenti ( tra collaboratori , Aso e segretarie). Evviva

  2. Marco

    Ragazzi ma a Cuneo siete in affitto? Conviene prendere un immobile in affitto o è rischioso? se poi il proprietario dopo autorizzazioni, lavori, impianti, etc vi manda via per aprire un supermercato al figlio? Quanti metri quadri interni è lo studio ci Cuneo escluso il laboratorio e quanto quello di
    Mondovì? Grazie

    1. formazione odontoiatrica Autore dell'articolo

      Ciao, la scelta di stare in affitto a Cuneo non è voluta, ma obbligata. Come scrivevo in “Da Zero all’Impero” abbiamo dovuto ingoiare parecchi rospi per conquistare la location migliore di Cuneo. In ogni caso l’affitto si scarica e i contratti sono dei 6 + 6 giá rinnovato di altri 6 dopo i primi 6. Non possono mandarci via. A Mondovì e a Saluzzo abbiamo comprato. Nello studio di Cuneo abbiamo 450 mq calpestabili per le attuali 10 poltrone che stanno diventando 11. Il laboratorio e in altri 150 mq calpestabili. Quello di igiene ha 3 poltrone in 115 mq ma sacrificate, visto che la reception ha la piccola sala d’attesa fronte desk, Mondovi ha 250 mq per 5 poltrone ma con 90mq di magazzino e Saluzzo, in via di apertura, 280 mq per 5 poltrone ma senza magazzino…

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