Ammetto che capita raramente, ma a volte vado a pranzo a casa dei miei suoceri, diciamo 2 o tre volte all’anno. Ogni volta si ripete una situazione curiosa.
Mentre stiamo mangiando e chiacchierando tranquillamente, ad un certo punto mia suocera sbotta in un piemontese stretto che non saprei riportare in modo scritto:
“ma lo sentite il cane del vicino che abbaia in continuazione? Va avanti tutto il giorno. Non se ne può più!”
A quel punto mi rendo conto dell’abbaiare del cane che fino a quel momento non aveva raggiunto il mio cervello (almeno in maniera conscia). Dopo pochissimo scompare, la mia attenzione è attratta nuovamente dagli agnolotti al ragù, almeno fino a quando mia suocera non sbotta nuovamente facendocelo notare.
Non so se vicino a casa di tua suocera c’è un cane che passa la giornata ad abbaiare, ma sicuramente ti sarà capitato di essere immerso in un ragionamento importante e sentire tua moglie che urla:
“ma (cazzo!)”… la parola cazzo non la dice ma si percepisce benissimo dal tono della voce… ?
…“non lo senti che Giacomino (il nome di tuo figlio di 4 anni) ti chiama da mezz’ora!!” ?
E tu ti rendi conto che eri completamente assente e Giacomino ti batteva sulla gamba o ti tirava i pantaloni da un sacco di tempo dicendo:
“Papi… papi… papi..”
Se sei una donna non ti credere, succede anche a te!
“Mami… mami… mami…”
Ora sono sull’aereo da Kuala Lumpur a Dubai; in Malesia ho trascorso qualche giorno al mare in un resort circondato dalla foresta pluviale. Durante un pranzo vicino alla spiaggia ho visto un rettile gigante avvicinarsi ad un tavolo vicino al nostro, al tavolo c’erano 3 ragazzine e la madre che era intenta a chattare con il cellulare (verosimilmente wa). Abbiamo iniziato a chiamarla, le figlie si sono alzate urlando e chiamandola… ti giuro che la signora non si è accorta di nulla, è andata avanti a digitare… la bestia si è allontanata, le figlie sedute nuovamente e lei non ha avuto la minima coscienza di nulla. ?
Non so se l’hai capito ma stiamo parlando di RUMORE.
Il rumore tecnicamente è ciò che sporca il segnale. E’ informazione irrilevante che non porta alcun dato utile, ma che invade l’ambiente.
Il verso del cane del vicino, la voce di tuo figlio (non fare il perbenista, Giacomino spessissimo produce solo rumore!) e… i messaggi wa della cara turista sono definibili come rumore.
Il fatto che spesso non ci rendiamo conto di questi rumori deriva dall’abilità del nostro cervello, sviluppata in millenni di evoluzione di escludere dalla percezione cosciente tutte le informazioni inutili, o almeno quelle che statisticamente si rivelano inutili. (lo so che non ti quadra la situazione del rettile e di wa, ma dopo te la spiego, lì infatti era il rumore a monopolizzare la situazione).
Pensa quanto mi romperebbe le palle il cane del vicino di mia suocera! Eliminato. Non lo sento proprio. E va benissimo così, non potrei sperare nulla di meglio.
Pensa poi se dovessi dare immediata attenzione ad ogni “chicchiericcio” di Giacomina1, Giacomino2, Giacomino 3 e Giacomina 4. Sarebbe un delirio. Quando ci sono loro, mia moglie ed io non potremmo stare attenti a null’altro.
E l’ambiente in cui viviamo è saturo di rumori che raggiungono i nostri sensi: rumori, stimoli tattili, variazioni termiche, immagini, odori che il nostro cervello sceglie FORTUNTAMENTE di ignorare.
Fino qui sembra tutto bellissimo ma, in effetti, non lo è.
Ci sono tre giganteschi problemi quando abbiamo a che fare con il rumore (quindi sempre).
- Se le informazioni inutili (il rumore) sono ripetitive, anche se di bassa intensità, possono minare la nostra serenità mentale. Vedi mia suocera ad esempio. Lei ‘sta roba del cane la vive proprio male!
- Inoltre qualcuno potrebbe scambiare il rumore per un segnale utile, pensa ad esempio ai genitori che si allarmano alla prima lamentela del figlio… che spesso avviene più volte al giorno senza motivo!
- Ma, ancora peggio, se il rumore (e quindi la quantità di informazioni superflue e inutili) è eccessivo e monopolizza la nostra attenzione, può nascondere i segnali importanti… pensa ad esempio al famelico rettile ignorato dalla mamma wazzappara.
Ok hai capito il messaggio: IL RUMORE PUO’ ESSERE TREMENDAMENTE PERICOLOSO SE NON RIUSCIAMO AD IGNORARLO NEL MODO GIUSTO.
Ma adesso viene il bello. Ci sono una marea di espressioni di rumore che tutti riconosciamo come tale e che cerchiamo di evitare o di ignorare (anche se a volte non ci riusciamo come mia suocera col cane o la maggior parte di noi con i social media).
MA….
Quasi due anni fa i fondatori di Style Italiano invitarono me e Stefano a diventare Silver Members. L’ “iniziazione” consisteva in una relazione da tenere in inglese all’interno del closed meeting qualche mese dopo.
Disastro! Eravamo molto fieri e felici della proposta ma… nessuno dei due sapeva andare oltre “uan, ciù, trì”… erano le uniche nostre conoscenze della lingua inglese.
Iniziammo subito a prendere lezioni private la mattina alle sette prima di iniziare il lavoro, io inoltre decisi di abbandonare la radio (e quindi tutta il mio aggiornamento in termini di attualità politica, cronaca ed economia) che ero solito ascoltare in auto, per iniziare ad ascoltare conferenze di vario argomento in inglese su YouTube.
Dopo un po’, visti i frequenti cambiamenti nel panorama politico, non avevo più (e non l’ho tutt’ora) idea di chi fosse il presidente del consiglio.
Terminata la relazione per cui tanto mi ero preparato, una mattina tornai al radiogiornale che per tani anni aveva accompagnato i miei viaggi da Torino a Cuneo. Indovina un po’…
Renzi dichiarava esattamente la stessa cosa che stava dichiarando un anno prima quando lo avevo sentito per l’ultima volta e tot immigrati erano sbarcati a Lampedusa (la mattina di circa un anno prima erano sbarcati tot+x ma la notizia era comunque molto simile). A questa seconda notizia capii una cosa:
LE NOTIZIE DEI MEDIA SONO PER LO PIU’ RUMORE,
avevo sprecato migliaia di ore della mia vita ad ascoltare rumore, facendo dipendere il mio umore e le mie scelte da una marea di cazzate.
Tutte le conseguenze della grande crisi economica sull’economia reale sono derivate solo dall’effetto del rumore dei media sul cervello di consumatori e imprenditori. La gente non osava più spendere (fosse per consumare o investire) perché aveva paura e… BAM! Economia bloccata a causa del rumore.
Mentre il giornalista diceva la parola “scafista” ho spento la radio per l’ultima volta più di un anno fa.
Basta giornali, basta radio, basta televisione… a parte i film, il trono di spade, the walking dead e masterchef OVVIAMENTE!! Ma quello non è rumore, sono attività autoteliche. Se non sai cosa vuol dire AUTOTELICO leggiti il mio libro, ora non c’è tempo per spiegare.
Da allora ho organizzato da zero un’attività di formazione che ha aumentato notevolmente il nostro fatturato. E proprio grazie al fatto di aver liberato il mio cervello da una bella parte di rumore…
Torniamo al MA… a cui ti avevo lasciato.
MA spesso cose che il pensiero comune ritiene importanti e utili (come le notizie dei media) sono un fardello di rumore che ci danneggia nella vita, nell’umore e negli affari.
Non solo le notizie dei media ma anche quasi tutti i dati che qualche consulente o “insegnante” di management vuole spingerti a valutare ogni giorno/settimana/mese nella gestione del tuo studio sono una mole di inutile rumore che
- TI ROVINANO L’UMORE come il cane di mia suocera
- TI DISTOLGONO DAI PROGETTI IMPORTANTI come i capricci di Giacomino
- NASCONDONO I VERI SEGNALI DI PERICOLO (e quelli di potenziale vantaggio!!) come la wattsappdipendenza della signora al mare, portandoti a sentirti sicuro nella forza dei tuoi dati fasulli, quando sicuro non sei affatto.
Ora prova ad ascoltare tutti i rumori dell’ambiente in cui ti trovi… ?