Oggi voglio spiegarti un concetto che sta alla base della filosofia che io e Federico condividiamo da sempre.
Te la dirò usando le parole di Timothy Ferriss:
Fare qualcosa di irrealistico è più facile che fare qualcosa di realistico.
Il fatto è che, se ci pensi, la maggior parte delle persone, è convinta di non essere in grado di fare grandi cose e quindi è alla ricerca di obiettivi concreti e realizzabili…guarda caso, gli stessi che ha il rimanente 99% della popolazione mondiale.
Il risultato?
Intorno a un obbiettivo realistico c’è una competizione molto maggiore rispetto a quella che c’è nei confronti di qualcosa di grandioso.
Lo so che ti senti insicuro, ma sai una cosa? Sei in buona compagnia.
Ma, sempre per usare le parole di Ferriss, “la pesca è migliore dove gettano l’amo in pochi e l’insicurezza collettiva del mondo rende facile a chi ci prova battere dei fuoricampo mentre tutti gli altri cercano di arrivare in prima o seconda base. Per gli obbiettivi più ambiziosi c’è sempre meno competizione”.
In che modo questa riflessione si adatti alla filosofia di Formazione Odontoiatrica è molto semplice.
Io e Federico proponiamo un modello che sembra difficile da realizzare, ma in realtà non lo è particolarmente e, proprio perché pochi si sentono in grado di affrontare un’avventura come quella di aprire uno studio di dimensioni importanti, una volta che lo avrai fatto ti accorgerai di aver fatto automaticamente un salto di livello che ti distingue dalla maggior parte degli altri studi, creandoti un posizionamento automatico nella testa della gente.
A Cuneo credo ci siano una sessantina di dentisti. Ma non penso di sbagliarmi se ti dico che almeno 50 non hanno più di due poltrone e una buona parte di questi sono studi vecchi, senza appeal e difficili da reperire, perché allestiti in epoca pre-decreto Bersani, al primo o secondo piano di un condominio di una traversina sconosciuta della città, segnalati solamente da una triste targa in ottone 40×40.
Ci sono anche degli studi più moderni, e sono quelli che riescono a portare avanti una attività di successo, nonostante la presenza ingombrante della nostra Clinica.
Ma solo io e Federico abbiamo una struttura con un’identità, riconoscibile, evidente, eccessiva ed estrema al punto di farsi notare per il solo fatto di esistere nella posizione in cui è.
Molti la trovano fantastica. A qualcuno starà sul cazzo. Non importa. Una cosa è certa: non passa inosservata e nel bene o nel male, chi è di Cuneo non può non conoscerla.
Questo ci ha differenziati e ci ha dato un grandissimo vantaggio competitivo, perché la nostra Clinica si promuove da sola.
Ma per realizzarla abbiamo dovuto osare, sognare e passare sopra alle difficoltà, alle insicurezze, alla paura del fallimento e dei debiti.
E sai una cosa? A conferma di quanto dice Ferriss, l’obiettivo era super ambizioso, quasi irrealistico per due ventinovenni, ma se ti dicessi che è stato difficile realizzarlo ti direi una bugia!
Intendiamoci, difficoltà, debiti, timori, grattacapi e incazzature ci sono stati all’inizio e continuano ad esserci. Ma ci sarebbero stati anche se avessimo deciso di tirare su uno studio più modesto, che sarebbe però stato accompagnato da una ricompensa molto minore e quindi da probabile frustrazione.
Il fatto è che avere obiettivi scrausi e banali, quelli pensati stando coi piedi per terra, non dà sufficiente adrenalina e motivazione per tenerli in piedi nel tempo: chi spenderebbe tempo ed energie per realizzare e mantenere quello che hanno tutti, sapendo che presto subentrerebbe la noia, che è l’antitesi della felicità?
Accumulare invece stress positivo è senz’altro il sale della vita.
Io e Federico continuiamo dunque a proporre una filosofia che siamo sicuri porti al successo.
Potrai obiettare che se tutti facessero quello che diciamo noi, allora nessuno spiccherebbe più sull’altro e il nostro sogno diventerebbe quello di tutti e quindi rientrerebbe negli obiettivi raggiungibili, mediocri e noiosi.
Avresti ragione se non fosse che spiegare una ricetta non significa che poi tutti la sappiano riprodurre con successo!
Purtroppo qualunque formatore sa che tra i suoi allievi soltanto pochi si distingueranno per brillantezza.
Il nostro messaggio è già accolto solamente da una parte dei dentisti italiani, perché molti non ci sopportano.
Tra quelli che lo accolgono con entusiasmo e ne condividono i contenuti, poi, solamente pochi avranno davvero il coraggio e la motivazione per trovare ed usare tutti gli ingredienti della ricetta, pere fare uscire il piatto perfetto.
Risultato?
Tranquillo che non ci troveremo mai con città invase da Cliniche Odontoiatriche Salzano-Tirone.
Il sogno sembra troppo ambizioso, grande e irrealizzabile.
Ma spero che tu abbia capito che è proprio per questo è più facile da realizzare…
Se vuoi conoscere le vicessitudini che hanno portato me e Federico a sognare in grande, ti consiglio di non lasciarti sfuggire la nostra prima fatica letteraria, “Da zero all’impero”, un libro che racconta la nostra storia e al contempo un libro sul management odontoiatrico. Lo so che è estate e hai voglia di leggerezza, ma non preoccuparti! “Da zero all’impero” è un’ottima lettura da ombrellone, divertente, irriverente e anticonformista. Nonostante le 475 pagine, i riscontri dei primi illuminati che l’hanno letto dicono che il difetto è che finisce troppo in fretta, quindi non esitare!
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