LA PUBBLICITA’ SANITARIA – “THE ULTIMATE COURSE”

Da tempo Federico continua ad assillarmi sul fatto che dovremmo fare un corso avanzato di management…

Io, che ne ho già abbastanza di quello che facciamo perché mi fa cagare parlare in pubblico, ho sempre scaricato l’idea dicendo:

“ma che cazzo vuoi dire di più di quello che diciamo già al corso di management?! Se vuoi fattelo da solo!”🤬

Capendo che non avrebbe concluso granché continuando ad insistere in quel senso, pochi giorni prima dell’edizione di quest’anno del corso di management, Federico se ne esce la solita trovata tironiana:

“visto che sei caldo sul tema perché ti stai preparando per il corso, perché non registriamo un corsetto on-line sulla pubblicità?”😏

“Ma scusa, che vuoi avere da dire? Ripeteremmo solo quello che diciamo già al corso!”, dico io.

“Ma vaaaaaa!”, mi risponde Federico, “al corso siamo sempre in ritardo perché c’è troppa roba da dire! Potresti approfondire il provvedimento disciplinare, spiegare bene le leggi e le nostre pubblicità, io potrei finalmente avere tempo di parlare di copywriting…”

Conta che al corso di management alla pubblicità, al copy, alle leggi della persuasione e ai bias cognitivi dedichiamo 3 orette circa…🕒

Ma tanto, dovendo ripassare gli argomenti per il corso, ho deciso che per stavolta potevo darne una vinta al buon Tyron e così, pochi giorni prima del corso, mi sono deciso ad andare nella nostra sala corsi per registrare la mia parte, pensando di togliermela in un paio di orette…

In realtà di orette, senza accorgermene, ne ho parlate 7, il tutto in due pomeriggi… 😳

Anche se una volta tagliate le ore credo saranno 4 o 5…

E Federico, che stavolta ha fatto aspettare me e per una volta mi ha regalato la gioia di essere io quello che gli rompe le palle perché si dia una mossa a registrare, ne ha parlate anche di più…😳😳😳

Il risultato è un corso di più di 10 ore sulla pubblicità!!!💥

Ancora non me ne capacito…🤔

Com’è possibile che durante il corso di management riusciamo a riassumere tutto in 3 ore?!

Evidentemente una piccola parte di ragione Federico ce l’aveva e di corsi avanzati se ne potrebbero fare 3 o 4…😅

Ma questo non lo ammetterò mai, e al massimo registreremo altri corsi on-line di approfondimento se questo avrà successo.

Ma devo dire che mi stupirei se così non fosse, perché ad oggi sono ancora davvero troppi i colleghi che agli occhi dei potenziali pazienti non esistono!

Pensa che a Cuneo, su 60 dentisti, 50 non esistono né sul web, né sui social e puntano tutto su una targhetta 30 x 40 cm ottonata e rigata e sul passaparola, senza comunicare a nessuno non solo di cosa si occupano, ma proprio di esistere!🤦🏻‍♂️

Se non te ne fossi accorto, non sono più gli anni ’60, quando i potenziali pazienti per ogni dentista erano 6000-20000 a seconda delle zone…

 

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Oggi il rapporto tra popolazione e numero di dentisti è di circa 800-1000 persone per dentista, laddove l’Unione Europea fisserebbe a 2000 il rapporto corretto per una professione appagante!

Se conti che, in questo panorama, studi come il nostro di pazienti ne hanno visitati oltre 20.000, avendone in cura attivi oltre 7000, immaginati come se la staranno passando quei 50 dentisti cuneesi che a volte non sono trovabili nemmeno da una persona che conosca il loro nome e lo digiti su Google!🤦🏻‍♂️

Molti non solo non fanno pubblicità, ma non hanno nemmeno un sito internet! E questo a spesso accade perché pensano di svilire la nobile professione medica, manco noi dentisti fossimo davvero medici!🤪

Altre volte, invece, il problema è che alcuni colleghi vorrebbero fare pubblicità, ma non sanno proprio cosa scrivere o se la fanno sotto perché temono sanzioni… Sanno che ci sono delle leggi in materia, alcune anche recenti, come l’emendamento Boldi, ma sono troppo pigri per informarsi o prendere iniziative. 😪

Meglio stare nella propria zona di comfort, tanto si sa, se lavori bene la gente ne parla e ti manda gli amici e i parenti…

Chi glielo fa fare a quei 50 dentisti cuneesi di sbattersi e investire in pubblicità dei soldini che potrebbero mettersi in tasca, a fronte di qualcosa che poi non sai se porta davvero a qualcosa di utile… ma che può portare rogne, questo sì…

E poi, pensano, se si mettessero a fare pubblicità, gli altri colleghi cuneesi potrebbero pensare che sono alla frutta e non hanno più pazienti…

No, decisamente meglio continuare come si è sempre fatto… Tanto gli anni che mancano alla pensione non sono più tanti…👨🏻‍🦳

Se anche tu la pensi così o semplicemente non sai come fare pubblicità e cosa scrivere, lascia che ti spieghi una cosa.

 

Ad oggi il mercato non è più quello degli anni ’60!

Quando l’offerta supera la domanda, il mercato cambia completamente e da un quadro di monopolio in cui il dentista non aveva bisogno di promuoversi o di abbassare i prezzi, perché aveva più pazienti di quanti potesse curarne con il suo studio monoprofessionale in cui faceva un sacco di nero, si è passati ad un quadro di mercato competitivo, dove le persone, avendo un sacco di dentisti tra cui scegliere, vanno da quello che fa il prezzo più basso.

Questo succede quando agli occhi dei pazienti tu sei uguale a tutti gli altri.

In questo caso appari come una commodity.

Se non sai cosa sono le commodities te lo spiego brevemente.

Oro, argento, petrolio, gas naturale, soia, grano, zucchero, cotone, ecc., sono tutti esempi di commodities, beni per i quali esiste un mercato, ma per i quali l’utente non riconosce delle significative differenze qualitative da un produttore a un altro.

Per spiegarti bene questa cosa basta che pensi alla benzina.

In base a cosa scegli un distributore se non in base al prezzo?

Tanto la benzina è benzina, no?

Esattamente.

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Ecco, per il paziente un dentista che si presenta con la sola targa ottonata è esattamente uguale a quello che espone la stessa targa a 100 metri di distanza.

Tanto un dentista è un dentista e una otturazione è una otturazione, no?

Perché dovrebbe scegliere un dentista al posto di un altro?

In passato, quando nessuno poteva fare pubblicità e non avrebbe avuto nemmeno necessità di farla, perché lo studio era sempre pieno, si andava dal dentista quasi come dal medico di famiglia: di solito si sceglieva il più vicino o magari si dava ascolto all’amico che caldeggiava il proprio dentista, perché aveva sempre la sala d’attesa piena.

E se non eri disposto a pagare i fior fior di milioni che ti chiedeva il dentista restavi fottuto, perché il bastardone di pazienti disposti a dargli quelle cifre ne aveva a migliaia in fila davanti alla porta!

Ma ora non è più così e il coltello dalla parte del manico ce l’hanno i pazienti, che possono scegliere tra un sacco di dentisti che offrono qualcosa di diverso e migliore (anche se solo in apparenza) di te o che hanno prezzi più bassi dei tuoi.

E allora non ti restano molte opzioni:

 

  • abbassi i prezzi e ti adegui, ma tu non sei una low cost e se abbassi i prezzi non ci stai più dentro con le spese e ti passa la voglia.
  • non fai niente e vedi lo studio che lentamente si svuota.
  • cominci a farti conoscere e ti posizioni, investendo tempo e soldi in pubblicità e marketing, cercando di capire come fare comprando il nostro corso, per esempio.😏

Siccome nella visione mia e di Federico, se sei intelligente, vedi come unica via percorribile solo la terza, allora non ti resta che comprare il nostro corso e iniziare a fare pubblicità.😌☝️

Abbiamo parlato di leggi, dei nostri procedimenti disciplinari e di come affrontarli, delle nostre pubblicità, spiegandoti quelle che vanno o andavano bene e quali no, in un contesto come quello di Cuneo, con una CAO tra le più rigorose e agguerrite di tutta Italia.

Abbiamo parlato di tutte, ma proprio tutte le nostre iniziative di marketing.

 

Federico ti spiegherà le leve psicologiche da conoscere assolutamente per capire come comunicare coi pazienti e come si scrivono comunicazioni sanitarie efficaci e leggibili, spiegandoti le regole della scrittura commerciale, il copywriting…

Tutto questo ti terrà impegnato per oltre 10 ore, ma non ci siamo fermati qui!

Siccome so che sei pigro e non hai voglia di cercarti le linee guida in materia di pubblicità, ti alleghiamo anche quelle!

Cosa vuoi di più, che veniamo noi a scriverti le pubblicità?!😅

Un corso di questo tipo, che ti consentirà probabilmente di raddoppiare il tuo fatturato (a meno che tu non sia già un esperto), varrebbe senz’altro almeno € 11.000, che equivale ad un mese di fatturato per uno studio medio italiano.

Ma noi non siamo avidi😇 per cui il costo del corso sarà fissato a € 699 + iva,

E allora non ti resta che cliccare sul bottone qua sotto e acquistare il corso che può cambiare la tua vita professionale!

Cosa aspetti?

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Un pensiero su “LA PUBBLICITA’ SANITARIA – “THE ULTIMATE COURSE”

  1. Michele

    Siete eccezionali un esempio per le tutti . iscritto e non venuto al corso di marketing per colpa di volotea , venuto novembre a quello di all on four . Iscritto a quello di pubblicità sanitaria. Non ne avete bisogno ,ma a tutti i giovani che frequentano il mio studio parlo di voi.
    complimenti vivissimi . P.S Cuneo è molto bella , detto da un napoletano che aveva retaggi da film di toto dove si andava a Cuneo solo a fare il militare ………… un abbraccio ed a presto .

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