LA GESTIONE DEL MERDONE. GUARDA COSA HO RISCHIATO DI COMBINARE!!

“Sai… non so come risponderti perché io la membrana del seno non la perforo mai”.😎

 

Penso che se mi fossi visto da fuori sarei stato infastidito io stesso dal mio sorrisino sardonico che sicuramente lasciava trasparire l’atteggiamento beffardo di chi se la tira con soddisfazione.

Quella sera ero nel locale che avevo aperto con Stefano e un gruppo di giovanissimi colleghi ci aveva raggiunto per trascorrere la serata.

Alcuni avevano partecipato al primissimo corso di implantologia di base che avevo organizzato quell’anno, altri erano loro amici.

Uno di loro doveva essere molto interessato alla mia attività chirurgica perché appena venimmo presentati mi sparò la domanda “ma.. ma.. tu cosa fai quando perfori la membrana durante un rialzo di seno.”

La mia casistica di rialzi era alquanto limitata, stiamo parlando di più di dieci anni fa… ma io avevo appena tenuto un corso e decisi di atteggiarmi a gran chirurgo che mai perforava la membrana, nascondendo abilmente la seconda parte della storia:

avevo fatto talmente pochi casi e con un’attenzione così maniacale che la probabilità di avere una casistica di perforazioni era veramente irrilevante…

ma perché specificarlo? 😉

Non avevo mai perforato, era vero. Il resto si poteva tacere.

 

Al tempo non aprivo un seno mascellare se non avevo dietro il mio fidato piezo-surgery. Cascasse il mondo, anche se capitava di farne uno in consulenza me lo portavo dietro e giravo per ore sull’osso con la pallina vibrante diamantata nella paziente attesa di consumarlo per tutto lo spessore.

Al tempo oltre alle marchette saltuarie collaboravo con due grossi studi in maniera abbastanza stabile. Una  mattina trovai un rialzo di seno inaspettato in agenda. Considera che poteva essere il decimo della mia vita ed era, appunto, inaspettato!! Per cui il piezo-surgery giaceva tranquillo nel mio studiolo di Caraglio a 120km di distanza 😱

Quelli sono in momenti nella vita in cui devi scegliere tra i soldi della prestazione e la serenità di vita.

 

Vediamo se indovini quale ho scelto?

Da quel giorno capii che IL RIALZO DI SENO si poteva fare anche senza piezo, usando semplicemente un manipolo dritto con la fresa a pallina, capii che non era poi così difficile e soprattutto capii che si faceva molto più in fretta!!

Ah, dimenticavo… iniziai anche a perforare le membrane con una certa frequenza 😬

Ora la mia casistica è moto più ampia e ho capito che più dimestichezza hai con il rialzo di seno, maggiori saranno le probabilità di perforare. Soprattutto a sinistra. Il seno di sinistra è una maledizione perché la parete mediale rimane invisibile per me che lavoro a ore undici e spesso casco nell’errore.

Ora, se stai facendo un rialzo e basta poco male, devi solo imparare qualche trucchetto per gestire le piccole perforazioni e nella peggiore delle ipotesi, quando la perforazione è disastrosamente grande, (mi è capitato tre volte nella vita) rinunciare all’intervento, chiudere tutto e riprogrammare dopo 4 mesi.

Il problema sorge quando stai ricostruendo un mascellare intero con innesti a blocco e rialzi. In quale caso l’intervento è abbastanza lungo e parecchio stressante per cui il minimo inconveniente ti manda l’umore a puttane e non puoi proprio rischiare di chiudere tutto e dire al paziente che sarà da rifare dopo 4 mesi, la figura di merda sarebbe colossale.

Anche con una perforazione gigante (che ovviamente sarebbe molto meglio non fare ma che a volte capita) devi quindi cercare di portare a casa l’intervento.

Questo è il caso di cui ti voglio parlare.

 

Di osso per mettere gli impianti non ce n’era e come sai non amo la soluzione zigomatici quindi ho progettato una ricostruzione del mascellare.

I seni mascellari sono estremamente mesializzati e questo complica le cose perché con gli scollatori devi cercare la parete mediale del seno in una zona che, soprattutto a sinistra rimane invisibile.

Ora ti lascio al video e a qualche mia considerazione, guardalo perché non è frequente vedere gestioni di  merdoni di tale entità.

A presto.

Un pensiero su “LA GESTIONE DEL MERDONE. GUARDA COSA HO RISCHIATO DI COMBINARE!!

  1. Francesco Maria

    Ciao, bel merdone proprio! Bel caso pure! Ho una domanda (mai fatto un rialzo di seno, competenze chirurgiche più teoriche che pratiche!): come mai la membrana vestibolare? Non sarebbe auspicabile mantenere il periostio del lembo scollato a diretto contatto degli innesti e sfruttarne il potenziale osteogenico, come dice anche Valentinì? Grazie e buona ripresa!

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