Scusami se ho tardato a terminare la trilogia, potrei farla passare come una tattica per creare suspance ma, in realtà, negli ultimi giorni sono stato parecchio impegnato con il corso di chirurgia avanzata e visto che la prossima settimana arriverà il secondo gruppo, questa è l’unica sera che posso utilizzare per mantenere la mia promessa.
Vediamo se ti ricordi di cosa abbiamo parlato qualche giorno fa.
Stavamo parlando di questo caso e della possibilità di trattarlo senza accorciare il fornice al paziente. Ricordi?
Ascolta, lo so che al 90% non te ne frega un cazzo della chirurgia mucogengivale perché non te ne occupi. Eppure sono altrettanto sicuro che ti occupi di chirurgia implantare! Dico giusto? ?
E sai cosa ti dico? Se non conosci le basi della chirurgia mucogengivale, che non a caso nel titolo del libro del Prof Zucchelli viene definita CHIRURGIA ESTETICA… non puoi pensare di ottenere buoni risultati estetici nelle tue riabilitazioni implantari.
Se non l’hai capito, non è più sufficiente riempire un buco con una “roba bianca”. Questo bastava 15 anni fa! Oggi quella roba bianca deve sembrare un dente vero! E soprattutto deve sembrare un dente vero che esce da una gengiva vera.
I pazienti non vanno da altri o ti fanno causa perché sono stronzi …beh forse alcuni… nella maggior parte dei casi sono insoddisfatti e invece che dirtelo se ne vanno!
Per cui, anche se non ti frega nulla di coprire le recessioni sugli incisivi inferiori, STUDIA LA GESTIONE DEI TESSUTI MOLLI perché questo ti servirà per gestire al meglio il contorno rosa dei denti che connetterai ai tuoi impianti!
Torniamo a noi.
Fino ad ora abbiamo imparato che la via più semplice ed efficace nel quinto sestante è quella di disinserire prima le inserzioni muscolari superficiali e poi quelle profonde (primo segreto) e che per “demoralizzare” il muscolo mentale bisogna toglierne via un pezzo (secondo segreto) manca però un ultimo passaggio che ci consenta di RIPRISTINARE e MANTENERE la profondità del fornice.
Una volta si usava una sutura lunghissima che si chiamava “rompiforze”.
Ovviamente questa oggi non ci serve a nulla perché gestendo bene il muscolo come abbiamo già imparato non dobbiamo rompere nessuna forza, ma dobbiamo trasformare un lembo che è diventato completamente orizzontale in un lembo verticale che cambia direzione dove vogliamo che partano le nuove inserzioni muscolari.
Diciamo qui:
Per fare questo basta iniziare a suturare proprio in quel punto, prima su uno scarico verticale e poi sull’altro, ancorando i punti al periostio del tessuto non mobilizzato laterale. Ovviamente mantenedo il lembo nella posizione finale con le pinzette.
Ok non ci hai capito niente. Comprensibile.
Te lo faccio vedere nel video così la risolviamo in fretta.
E ricordati che se ti interessano questi argomenti e vuoi sapere come puoi applicarli all’implantologia, puoi partire dal mio corso online che trovi qui. Guardati la preview per capire la qualità dei video, poi vai qui e leggi le recensioni di chi lo ha già guardato… ed infine vai qui e compralo immediatamente. Il prezzo è ridicolo ma ci troverai tecniche interessantissime da applicare domani stesso nei tuoi interventi implantari!
Ah dimenticavo… ecco come ripristinare la verticalità del fornice a fine intervento! A presto.