IL SALZANO/TIRONE PENSIERO SULLA SELEZIONE DEL PERSONALE

Filomena lavora da noi da circa 10 anni.

Non ricordavo cosa facesse prima per cui l’ho chiesto a lei: lavorava come commessa in un negozio di vestiti.

Un cliente ogni tanto, pause frequenti e pausa pranzo bella lunga.

Ciò che ricordo molto bene però è quello che è successo quando Filomena è stata inserita al front desk. Aveva risposto a un annuncio in cui cercavamo una segretaria, l’impressione che aveva fatto durante il colloquio era stata molto buona ed era stata quindi assunta per quel ruolo.

Da quel momento sono iniziati i pasticci. Frequenti errori nell’applicazione dei protocolli che portavano ad altrettanti procedimenti disciplinari sui quali oggi Filomena scherza con le colleghe.

Questo articolo nasce dalla curiosità con la quale ho letto un post del professor (a contratto) Mario Cappellin che suggerisce una strategia di selezione del personale. La sua strategia, che spero di riassumere correttamente, è quella di proporre ai candidati uno stipendio 30/40% inferiore a quello che hanno attualmente che poi verrà aumentato nell’arco di un annetto diventando poi superiore al precedente se riusciranno a dimostrare il loro valore. Cito da un commento del collega sotto il post: “Se non ci riescono … rimangono a casa prima della fine del contratto a termine, la selezione ha comunque funzionato.”

Ecco, questo è esattamente quello che sarebbe successo a Filomena, se io avendola assunta per quella mansione, dopo attenta selezione, l’avessi valutata nell’arco di un anno. Avrei senza dubbio interrotto il rapporto di lavoro.

Eppure non è andata così.

Non è andata così perché io e Stefano non abbiamo mai cercato competenze specifiche nelle persone, abbiamo sempre solo cercato una predisposizione ben specifica: quella di non essere dei figli di puttana.

Non sei un figlio di puttana? Perfetto, puoi lavorare per Salzano e Tirone ed eccellere.

Ovviamente sta a noi a questo punto aiutare la persona ad eccellere. Se no cosa ci sta a fare un manager?

E devo dire che con Filomena non è stato per nulla difficile, è stato sufficiente spostarla in assistenza e… Bingo! In poco tempo è diventata una macchina da guerra che i collaboratori facevano di tutto per vedersi assegnata. Tanto che appena le mie due assistenti storiche sono rimaste incinte in un periodo sovrapposto, lei è diventata una delle mie due assistenti personali.

Non una cosa da tutti. Non tanto perché io pretenda particolari competenze ma perché pretendo e basta, sempre, ogni cosa, in ogni momento, al massimo livello e non tutti sono in grado di sostenere questa pressione.

Lei sì, la sosteneva senza problemi. La storia però non finisce qui. Sarebbe troppo scontata. Una persona non è portata per la segreteria, la sposti in assistenza e funziona… Roba già sentita.

Ciò di cui mi sono accorto mentre Filomena era in assistenza con me è stato che aveva un incredibile carisma e una superlativa abilità comunicativa con innate capacità persuasive.

A questo punto non ci abbiamo pensato due volte, e la sua mansione è diventata quella di segretaria commerciale. Oggi Filomena, partita disastrosamente in segreteria, è una delle nostre segretarie addette alla vendita più esperte, ed è senza dubbio per me e Stefano, persona di grande fiducia. Una di quelle alle quali affidiamo ad esempio un paziente critico che urla al telefono o una trattativa particolarmente complicata.

A lei (e a Ilenia) ad esempio dobbiamo il superamento, circa un anno fa, delle mille recensioni su Google.

Non è l’unica risorsa alla quale ho rinunciato come assistente per sfruttarne al meglio le capacità. Roberta, ad esempio, una delle mie assistenti più storiche, oggi è responsabile amministrativa dei nostri nuovi Dental Point; Francesca, una delle migliori strumentiste che ho mai avuto, oggi è responsabile dell’area clinica del Dental Point di Saluzzo; Paola, altra mia assistente storica insieme a Roberta, oggi si occupa anche di vendita nella Clinica principale.

La nostra strategia quindi è ben diversa da quella del Prof. Mario. Non attiriamo mai risorse “esperte” (di solito sedicenti esperte) con la promessa di guadagni maggiori, perché l’unica cosa che ti tiri dentro in questo modo sono arrivisti pronti a tradire la realtà in cui si trovano per uno stipendio maggiore. Assumiamo sempre persone super giovani, possibilmente neo-diplomate ponendo l’unica attenzione al fatto appunto che non siano arrivisti attaccati al denaro o debosciati che cercano minor fatica. L’unica domanda della quale mi interessa conoscere la risposta in fase di selezione infatti è: ”Perché hai deciso di cambiare lavoro?”

Il resto lo farà l’azienda, lo farà la nostra leadership (non solo la mia e quella di Stefano ma soprattutto quella dei nostri responsabili) che permetteranno a ogni soggetto di far sbocciare le sue potenzialità.

È ovvio che la retribuzione proposta deve essere interessante dal punto di vista economico, per il semplice fatto che, altrimenti, i candidati proprio non si presentano, soprattutto in zone scarsamente popolate e ad alto tenore di vita come Cuneo. Ma devi capire che le persone di valore, i semi pronti a germogliare, non sono attratte dai premi in denaro (a patto ovviamente che, come già detto, la retribuzione sia equa e corretta!).

In questi mesi Filomena è in maternità dopo la sua seconda gravidanza. Quando mercoledì sera le ho chiesto via messaggio che lavoro facesse prima, alla fine del messaggio mi ha scritto: “…posso dirle perché lavoro da 10 anni con voi e non ho mai mandato il curriculum in un altro studio (e perché non ho accettato per ora nessuna proposta): è un lavoro molto dinamico, non ci si annoia mai, le giornate volano anche se sono molto impegnative e ci sono sempre nuovi stimoli.”

Strano, nessun accenno al denaro…

Chi ti racconta che la via per attrarre persone di valore è quella economica non sa di cosa parla. Il denaro (nella forma di incentivi economici) stimola nel cervello reazioni identiche a quelle della droga e del gioco d’azzardo e ricordati che la droga attira i drogati.

Mario non vuole che metta al fondo dell’articolo l’invito per partecipare all’ultima edizione di DA ZERO ALL’IMPERO, il più stravolgente corso di management odontoiatrico che sia mai stato concepito, per cui non lo farò.

Peccato però, perché tratteremo anche nel dettaglio tutte le migliori strategie di gestione del personale!

A presto

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